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20 anni di biologico in Italia

19/07/2011

20 anni di biologico in Italia
Era il 22 luglio 1991 quando venne pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento CEE 2092/91 Regolamento (CEE) n. 2092/91 del Consiglio, del 24 giugno 1991. Il regolamento si riferiva al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e alla indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari.

Si trattava del primo regolamento al mondo che indicava le regole per l'etichettatura dei prodotti e le modalità di certificazione a garanzia di tutto il sistema di produzione biologica.

Da quel giorno sono stati convertiti al metodo biologico oltre 9 milioni di ettari, ci sono 200.000 operatori certificati nel mondo, il settore vale circa 20 miliardi di euro in Europa e più di 3 in Italia, dove gli occupati raggiungono le 130.000 unità.

Era necessaria quella legge, è servita a dare nuove regole e un futuro diverso all’agricoltura e ai consumi. Sono state le aziende biologiche, più di tutte le altre e per prime, a credere  nella multifunzionalità, inventando nuovi modelli di distribuzione che le rendessero più indipendenti da un filiera tradizionale, hanno aumentato la redditività dell’impresa agricola. 

Come ogni ricorrenza importante non mancano i festeggiamenti di rito e a farsene carico è l’AIAB, l’associazione di riferimento per tutto ciò che è biologico in Italia. Il ventennale del regolamento europeo sul biologico sarà festeggiato con almeno un'iniziativa per regione: a Roma il 22 luglio è proposto il convegno '20 anni di biologico europeo' alla Città dell'Altra Economia di Testaccio (largo Dino Frisullo), un momento di riflessione collettiva per raccontare la storia, le buone pratiche e le eccellenze del settore, nonché per raccogliere le sfide che ci pone il futuro.

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