L’Italia detiene un triplice primato per quanto riguarda la pasta:
il paese è infatti il primo produttore al mondo con 3,3 milioni di tonnellate per un controvalore di 4,6 miliardi di euro, il primo consumatore con 26 chili pro capite e il primo esportatore con 1,9 milioni di tonnellate. Questi dati sono resi noti oggi da
Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, in occasione della Giornata Mondiale della Pasta che si celebra ogni anno il 25 ottobre.
''Non si è mai mangiata così tanta pasta italiana all'estero e la giornata mondiale della pasta si festeggia quest'anno con il record storico delle esportazioni che raggiungono per la prima volta i 2 miliardi di chili tra penne, tagliatelle, spaghetti ed altro spediti e consumati all'estero'', afferma invece la
Coldiretti.
Quest’anno il
World Pasta Day si svolge ad Istanbul, dove grandi esperti fra produttori, nutrizionisti, economisti e opinionisti del mondo si incontreranno ad Istanbul per il convegno:
Pasta: The Sustainable, Healthly and Delicious Food. L'appuntamento vuole promuovere la pasta come alimento buono, salutare e sostenibile.
Mentre sul fronte della ricerca scientifica arriva proprio oggi una buona notizia: Nel giorno in cui il mondo intero celebra l’alimento simbolo del nostro Paese,
il Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura, CRA, lancia la sua pasta “funzionale”, in grado cioè di migliorare lo stato di benessere del consumatore, mediante l’aggiunta di ingredienti o componenti a valenza salutistica. Sono tipologie di prodotto, completamente nuove, superiori per molti aspetti a quelli già in commercio e che verranno presentati ufficialmente all'Expo 2015. Questo primo importante risultato è stato raggiunto nell’ambito del progetto “PASSWORLD-PASTA E SALUTE NEL MONDO”, finanziato in parte dal Ministero Sviluppo Economico. Insieme al CRA – che, con il suo Centro di ricerca per la cerealicoltura (CRA-CER), ha coordinato lo studio - hanno partecipato le Università di Foggia, Parma e Verona e 6 imprese della filiera pasta (produttori di sementi, mugnai, pastifici). La successiva fase del processo prevede la validazione tecnologica dei componenti/ingredienti innovativi nonché dei loro effetti benefici, attraverso la sperimentazione su di un gruppo di soggetti sani e sarà realizzata in stretta collaborazione con i nutrizionisti dell’Università di Parma. Si tratta di un passaggio essenziale per l’eventuale richiesta di “claims” nutrizionali e salutistici dei prodotti e per valutare l’efficacia funzionale degli alimenti nell’organismo umano.
“Un primo traguardo per la ricerca agroalimentare – afferma soddisfatto il presidente del CRA, prof. Giuseppe Alonzo – a dimostrazione di come la Scienza possa reinventare un classico italiano come la pasta, rendendo così il nostro made in Italy sempre più al passo con i tempi e competitivo sul mercato”.
Per celebrare in bellezza la Giornata Mondiale della Pasta nulla di meglio che provare la ricetta di
Giorgio Nava, lo chef vincitore del Pasta World Championship 2013, organizzato dal Gruppo Virtuale Cuochi Italiani.
LF