Che siate esperti gastronomi, professionisti della ristorazione, allievi della scuola alberghiera o semplicemente curiosi , il
Museo del Prosciutto e dei salumi di Langhirano vi aspetta
sabato 5 settembre per presentarvi il nuovo allestimento. Tema della vetrina
il sale, elemento fondamentale senza il quale non esisterebbe il prosciutto che a
Parma è così dolce per merito del sale nostrano, ricco di bromo e iodio e più concentrato rispetto a quello marino.
Proprio al sale di
Salsomaggiore Terme, alla sua storia e alle sue caratteristiche, è dedicata, infatti, una sezione rinnovata che vuole celebrare
“Il sale di Salsomaggiore e l’antica arte dei Lardaroli parmensi”.
Il
Museo del Prosciutto e dei salumi di Langhirano, inserito nel circuito dei
Musei del Cibo della provincia di
Parma, ha deciso di prendere parte al programma del
XVIII Festival del Prosciutto presentando al pubblico, con ingresso libro e gratuito, il nuovo allestimento attraverso la visita guidata a cura del
Coordinatore dei Musei del Cibo,
sabato 5 settembre dalle 17.00 alle 18.00.
Accolti da
Maurizio Ceci, presidente dei Musei del Cibo, i visitatori saranno accompagnati da
Giancarlo Gonizzi che racconterà la fondamentale importanza del sale nello sviluppo dell’arte salumiera parmense, attraverso aneddoti e notizie inedite e con la visione di un antico video degli anni trenta sull’estrazione del cloruro di sodio.
L’allestimento prevede anche l’esposizione di campioni di sali dal mondo – tra i quali il rosa e il verde delle Hawaii, il nero di Cipro, il grigio di Bretagna, il rosa dell’Himalaya e il sale di Salisburgo – oltre a documenti e materiali forniti in esclusiva dalle
Terme di Salsomaggiore per testimoniare la storia delle saline della città termale.
Sabato 5 settembre sarà, dunque, una piacevole occasione per sapere qualcosa di più del sale, uno degli ingredienti più importanti della gastronomia e certamente fondamentale per l’unicità e successo del prodotto principe dell’
Emilia, il
Prosciutto di Parma, vanto del nostro territorio in tutto il mondo.
Marina Caccialanza