Uno spumante particolare, di nome e di fatto, spiega Fontana: “Particolare nacque da un’idea di mio padre Dino; stava sfogliando una rivista di moda e notò una nuova linea di smalti per le unghie di un noto marchio francese, la linea si chiamava Particulière. Gli piacque e, riflettendo sulla singolarità del nostro Spumante Brut Rosé, pensò che quello sarebbe stato un nome perfetto! Assieme, decidemmo di registrarlo e oggi, dopo diversi anni, possiamo affermare che Particolare rappresenta esattamente il nostro Spumante”.
La Tenuta del Buonamico è anche resort, rinnovato 3 anni fa con un edificio adiacente la cantina: 11 camere accoglienti, un centro benessere e il Ristorante Syrah dove un giovane chef con le idee molto chiare, Stefano Chiappelli, propone una cucina radicata al territorio e la contemporaneità abbraccia le peculiarità di una gastronomia centrata sulla materia prima eccellente, su sapori sinceri e accoglienti. “Ho scelto – racconta Stefano Chiappelli – di trasmettere, coi miei piatti, la tradizione toscana nella sua storicità più vera. Dietro alla preparazione accurata, alla rielaborazione moderna, c’è la ricerca delle materie prime, la cura dell’estetica intesa non come appariscenza ma come essenza. Credo che il ritorno alle origini, oggi, sia fondamentale per rinascere. La pandemia sta lasciando segni indelebili su tutti, anche a livello culturale, e riappropriarci delle nostre radici deve essere il punto di ripartenza da zero, da cui imparare nuovamente il senso della vita. Il cliente, già confuso e disorientato dalla situazione, non deve sentirsi spiazzato da ciò che trova nel piatto: lo deve capire e sentire, per poterlo apprezzare”.
È la filosofia che Eugenio Fontana trasmette anche in cantina – con classe, eleganza, discrezione – quando accoglie i visitatori per un tour di conoscenza e degustazione: “Vino e olio sono il nostro core business, ma abbiamo una forte vocazione per l’enoturismo. In 10 anni abbiamo sviluppato un circuito molto interessante che ha attirato, e continua ad attirare, turisti da tutto il mondo. La Tenuta è un punto di riferimento per il turismo enogastronomico perché siamo aperti 7 giorni su 7 e accogliamo per visite e degustazioni singole o in gruppo. Da quando abbiamo ripreso l’attività, dopo le restrizioni, abbiamo già raggiunto ottimi livelli, quasi pre-covid. È molto importante offrire disponibilità costante; il turismo è una vetrina fondamentale e uno strumento di diffusione delle nostre eccellenze impareggiabile. Da noi possono venire quando vogliono, basta chiamare e prenotare – non è una condizione di disponibilità facile da trovare in Toscana – accogliamo anche gruppi, perfino in questo momento così difficile: abbiamo accordi con le compagnie delle navi da crociera, per esempio. L’enoturismo è un elemento fondamentale per la cantina e i nostri collaboratori sono preparati per accompagnare i visitatori e guidare le degustazioni in ogni lingua: gli stranieri, in tempi normali, sono il 70% della clientela”.