Il talento è quello dei ragazzi della Scuola Alberghiera Serramazzoni, l’eccellenza quello di un prodotto, l’Aceto Balsamico di Modena IGP, simbolo di qualità italiana in tutto il mondo. L’unicità sta in questo progetto, presentato nei giorni scorsi al Caffè Concerto di Modena: il libro “A Scuola di Balsamico”, un volume edito da Edizioni Catering che racconta la storia e i segreti dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e raccoglie ricette originali e sofisticate realizzate dagli allievi del Serramazzoni.
A raccontare la bella esperienza c’erano il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena Mariangela Grosoli, Giuseppe Schipano, Direttore della Scuola Alberghiera e di Ristorazione del Serramazzoni e il Direttore di Edizioni Catering Roberto Martinelli.
Il libro si compone di due parti: un’introduzione dedicata alla storia dell’Oro Nero di Modena e alle sue caratteristiche organolettiche, arricchita dalla prefazione di Mariangela Grosoli, dello chef stellato Massimo Bottura dell'Osteria Francescana di Modena e del contributo del direttore Giuseppe Schipano; poi, ampio spazio dedicato alle ricette prime classificate nelle 7 edizioni del Concorso Gastronomico “Il cibo si tinge di nero Balsamico” promosso dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena e dalla stessa Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni : ventiquattro idee che interpretano con creatività e rivisitano anche cucine di paesi lontani, proponendo nuovi e saporiti abbinamenti.
“Il successo di un prodotto agroalimentare – spiega il presidente Mariangela Grosoli nella prefazione - è determinato dalla sua qualità, ma a volte non basta. Non è secondaria, nel suo percorso di affermazione presso i consumatori, la versatilità, ovvero la facilità di abbinamento con usi e costumi alimentari di altre tradizioni. L’Aceto Balsamico di Modena IGP ha uno dei suoi punti di forza proprio in questa capacità di adattarsi alle diverse cucine, ai più svariati ingredienti. L’avventura del balsamico nel mondo, infatti, ha avuto come protagonista principale la curiosità degli chef e la loro capacità di interpretare in modo nuovo e originale la tradizione. Per questo il Consorzio Aceto Balsamico di Modena ha scelto di rivolgersi ai giovani studenti della Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni e di affidare a loro, futuri ambasciatori della cucina italiana, lo studio e la sperimentazione di nuove strade per il prodotto agroalimentare che maggiormente la rappresenta. Abbiamo voluto incontrarli e coinvolgerli, certi che tra il loro estro e la freschezza dell’età, le potenzialità del nostro prodotto sarebbero state in buone mani”.
Roberto Martinelli nella presentazione ha apprezzato l'incarico ricevuto dal Consorzio di pubblicare un libro di ricette realizzate dagli studenti della scuola alberghiera, “un libro che esprime le potenzialità dell'aceto balsamico in cucina soprattutto in ricette inventate di ragazzi della scuola che hanno utilizzato materie prime delle cucine di paesi stranieri. L’aceto balsamico è stato rappresentato in questo libro dimostrando l'enorme valore gastronomico di questo condimento nelle cucine della tradizione quanto nella cucina innovativa”.
Alessandra Locatelli