Bisogna ripartire dal valore di ciò che mettiamo a tavola. Difendere la legalità in campo agroalimentare è ciò che auspicano il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, il procuratore aggiunto del Tribunale di Roma Michele Prestipino Giarritta e il comandante del Nucleo Carabinieri Politiche agricole, Maurizio Delli Santi. I relatori si sono incontrati, il 10 aprile, per una tavola rotonda focalizzata su “A tavola con la legalità”, che si è tenuta all’interno dell’Assemblea Nazionale 2014 di Fedagri-Confcooperative (che, tra l’altro, ha visto protagonista della giornata Giorgio Mercuri, riconfermato per acclamazione presidente della Federazione).
Contraffazioni, adulterazioni, frodi, lavoro nero, ma anche insospettabili attività produttive, di trasformazione e di ristorazione in mano alle mafie che le utilizzano per il riciclaggio di denaro sporco.
«Bisogna difendere il Paese dal pericolo delle infiltrazioni mafiose nel rispetto delle regole che lo governano», ha spiegato Prestipino Giarritta. La malavita organizzata è il problema del nostro presente; anche a livello agroalimentare, si deve organizzare quindi un’efficace azione di contrasto. Si stima che l’agromafia fatturi 10 miliardi di euro e, tra l’altro, secondo i dati della Banca d’Italia, nel 2011, il denaro sporco riciclato sul suolo nostrano sia il doppio di quello circolato nell’Unione Europea, circa il 10% del PIL.
«È doveroso dare importanza al settore agroalimentare – ha sottolineato Gardini – siccome costituisce gran parte dell’economia del nostro Paese».
Delli Santi ha evidenziato come il numero dei sequestri delle etichette contraffatte sia passato da 600 mila nel2012 a3 milioni nel 2013; ha quindi ricordato la nuova tendenza della contraffazione dei prodotti alimentari per cui è necessario attivare forme di controllo non solo a livello nazionale, ma attuando una sensibilizzazione a livello internazionale.
Il ministro Martina ha tenuto a rimarcare come le Istituzioni debbano efficacemente dare una risposta a questa situazione. «Ogni azione è migliorabile, c’è la massima attenzione e disponibilità per fare tutto ciò che serve. Ci deve essere un confronto aperto con il mondo agricolo, le associazioni e le Istituzioni. Così come ritengo indispensabile sostenere le filiere».
«Le istituzioni non devono essere lasciate sole nella lotta all’illegalità crescente – aveva detto il presidente Mercuri nell’intervento introduttivo al dibattito – I cittadini e le imprese devono fare la loro parte, denunciando i fenomeni malavitosi. Il mondo cooperativo di Fedagri combatte ogni giorno le forme di illegalità, dimostrando che è possibile fare impresa e stare sul mercato rispettando le regole».
Monica Menna