È stato assegnato venerdì scorso a Pontremoli il
Premio Bancarella della Cucina: a vincere questa settima edizione è stato “
A tavola nel Risorgimento”, firmato da
Elma Schena e Adriano Ravera, due insegnanti di Boves (Cuneo) ed edito da
Priuli & Verlucca. Il volume racconta attraverso gusti e sapori le più importanti tappe che hanno portato all’Unità d’Italia, arricchendo la narrazione di riferimenti culinari e di costume e di centoventi ricette originali dell’epoca, dai menu di congressi e matrimoni reali alla tavola di ogni giorno, dai piatti preferiti di Cavour alle zuppe valdesi per festeggiare la libertà, fino al diffondersi della pasta al pomodoro al seguito dei garibaldini, con i maccheroni di Napoli che al nord si fanno spaghetti.
Il concorso ha dunque premiato la cultura gastronomica raccontata, un valore da sostenere e divulgare; lo aveva dichiarato anche il giornalista
Paolo Marchi, Presidente della commissione che ha scelto i finalisti: “La speranza è di arrivare a godere di storie che muovendo dai fornelli abbiano autentica dignità letteraria. Per questo i ricettari, quando mero elenco di piatti, non sono accettati e subito eliminati”.
Gli altri quattro finalisti erano
Cucinare le erbe selvatiche di Davide Ciccaresi, Ponte alle Grazie, Habemus Pappam di Paolo Ciolli, Vittoria Iguazu Editore, Pakistan Express di Anna Mahjar-Barducci, Lindau e Spiriti bollenti di Raethia Corsini, Guido Tommasi Editore.
La premiazione è stata preceduta dalla consegna del
PREMIO ANGELO PARACUCCHI, dedicato all’omonimo grande chef, che quest’anno è andato a
"Cronache Golose" di Marco Bolasco e Marco Trabucco, Slow Food editore, un appassionante viaggio culinario da Nord a Sud nell’alta ristorazione italiana di oggi senza dimenticare i grandi di ieri. Finalisti e giurati hanno celebrato inoltre l’ideatore del branzino al vino rosso con un pranzo alla Locanda del Sole di Ameglia (SP), dove hanno potuto degustare una nuova ricetta a base di
pasta RUMMO Lenta Lavorazione® che ha voluto sostenere il Premio Bancarella della Cucina riconoscendo al vincitore la fornitura di pasta per un anno.
Il Premio Bancarella della Cucina completa uno dei più prestigiosi premi letterari italiani, nato per rendere omaggio ai librai ambulanti che in piena Lunigiana raccoglievano almanacchi, romanzi, opere teatrali a prezzi convenienti per rivenderli sulle bancarelle: giunto alla sessantesima edizione, il Premio Bancarella ha origine infatti nel 1952 dal desiderio di spronare gli italiani usciti dalla Seconda Guerra Mondiale a leggere dei veri libri. Il premio è coordinato dalla Fondazione Città del Libro, insieme all'Unione Librai Pontremolesi e all'Associazione Nazionale Bancarella.
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