Cibo e cinema? Il connubio è senza dubbio vincente. Lo sa bene Il Giornale del Cibo, il portale internet edito da CIR food, che dimostra da tempo particolare interesse alle pellicole capaci di narrare la buona tavola.
Dopo il concorso ‘Cibo al Cine’, infatti, e il riconoscimento assegnato al Brescello Film Festival al miglior corto dedicato alla valorizzazione della tradizione gastronomica, ora la Cooperativa Italiana di Ristorazione sbarca niente meno che a Venezia, con un premio collaterale che nel corso della 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica sarà assegnato all’opera che proporrà la scena più significativa legata al cibo e all’alimentazione.
“La tavola è uno dei maggiori sensali del racconto, della comunicazione, della socialità creativa, del nostro umanesimo – afferma Giuliano Gallini, direttore commerciale e marketing di CIR food –. E non c’è arte migliore di quella cinematografica, che racchiude racconto, visione ed emozione, per rappresentare questa ‘cosa bellissima’ che è il cibo. Per questo Il Giornale del Cibo, sito grazie al quale CIR food promuove la cultura dell’alimentazione, è lieto di partecipare alla 71° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2014 e premiare l’opera che meglio valorizzerà la cucina. Tutto questo grazie alla collaborazione di FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub)”.
Proprio l’autorevole giuria del Premio FEDIC, infatti, presente a Venezia per il ventunesimo anno consecutivo, provvederà non solo ad assegnare il suo tradizionale riconoscimento al film che meglio rifletterà l’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore, ma anche a consegnare il premio istituito da CIR food.
La cooperativa emiliana, fra i leader in Italia nel settore della ristorazione collettiva, con una produzione annua di 78 milioni di pasti, non è certo nuova a un tipo di comunicazione capace di utilizzare i mezzi più diversi per richiamare l’attenzione sui temi di maggiore attualità legati all’alimentazione, oltre che sull’importanza di una filiera sostenibile dal punto di vista sia economico che ambientale. La partecipazione al Festival di Venezia, dunque, non fa che estendere questo impegno anche sul grande schermo.
Mariangela Molinari