Rimangono in contatto negli anni poi suor Donatella arriva a fargli visita a Parma, e un giorno a pranzo guardando la vigna centenaria disse “Scusate, io sono di Bassano del Grappa e di queste cose me ne intendo, ma fatela fruttare a Vin di bene, questa vigna, fateci qualcosa di utile.”
Antonio ne parlò con Lucio Rossi, fotografo di fama internazionale, produttore di vino ed esperto degustatore, che lo mandò a lezione di potatura e con lui fecero la prima vendemmia dieci anni fa, sbagliando il primo anno perché ne risultò un vino fermo, ma da allora le azzeccano tutte.
Poi, per rinforzare la raccolta di fondi incrementando il numero di bottiglie da mettere in vndita, 10 anni fa hanno piantato un po’ di barbatelle sulle colline di Rivalta, ospiti di Mauro Ziveri, appassionato allevatore di razze a rischio di estinzione, coltivatore di varietà antiche di vegetali e ideatore del Rural Festival www.rural.it .
Quest’anno «A Vin di Bene” festeggia la decima vendemmia con 550 bottiglie. La sola vigna urbana di Antonio Mascolo non sarebbe mai stata capace di tanta resa anche se è sempre molto produttiva, nonostante le variabili climatiche, perché lì sotto corre la condotta dell’acquedotto (senza allusioni all’acqua che si fa vino perché qui è dall’uva che nasce il processo, non da acqua miracolata).