Internazionalizzazione
“Tutto è partito – racconta la dirigente – da un’esperienza di scambio con un prestigioso istituto alberghiero francese, il
Lycée Guillaume Tirel di Parigi. In quell’occasione abbiamo capito quanto la nostra scuola potesse arricchirsi e quanto fosse in grado di dare. Da lì è nata una serie di iniziative, per cui da rapporti si sono generati rapporti. In uno dei progetti in cui siamo stati coinvolti sono entrata in contatto con
Daniele Sanatagati (istiTuto Datini di Prato) e
Paolo Aprile (istituto Aldo Moro di Santa Cesarea terme) che mi hanno coinvolto nel loro
progetto di Made in Italy”. (ne abbiamo parlato nello scorso numero).
“Ne sono uscite, – continua
Cristina Tonelli – nel corso di questi anni opportunità grandissime per i ragazzi di diventare cittadini del mondo nel vero senso della parola, nei luoghi più lontani e impensati. Percorsi di grande valore che oltre ad aprire
nuove opportunità all’estero hanno rappresentato motivo di
formazione della loro persona, che nella diversità impara a difendere le proprie radici, senza però averne paura. Sono arrivati persino in Uzbekistan e anche da lì hanno portato a casa qualcosa”.
Durante un piccolo lunch a scuola, che ci ha visto ospiti nel corso della nostra visita,
Claudio Fattorino, docente di enogastronomia, insieme ai ragazzi ha preparato, fra le altre cose, le
focaccine dell’Uzbekistan: un
filo diretto con l’altro capo del mondo.
Ci guardiamo intorno, dopo questa ennesima immersione in un istituto alberghiero, ed è inevitabile una riflessione:
bisogna meritarseli certi luoghi, così incantevoli.
Bisogna
che siano abitati da valori elevati, che vengano
difesi ogni giorno. Perché educare è questo.
E la bellezza, in cui l’istituto di Tor Carbone si ritrova, non è altro che un premio.
Simona Vitali