Il significato di Abocar e dell’incontro spontaneo
Sì, è cambiato e sta cambiando qualcosa nella ristorazione italiana. Ma qui, dietro a questa porticina in una delle vie del centro storico di Rimini, la svolta non è avvenuta per assecondare mode o compiacere qualcuno.
“Abocar in argentino significa avvicinare” - chiarisce subito Mariano Guardianelli, chef e proprietario di casa assieme a Camilla Corbelli, che invece si occupa della sala.
“Quando abbiamo aperto a fine 2013 abbiamo subito pensato che il senso di questo ristorante dovesse essere avvicinare le persone. Avvicinarle nel senso di accoglierle, di farle sentire parte di questo posto. Non avevamo assolutamente in testa la guida Michelin, ci ha pure spiazzato l’assegnazione della stella nel 2018. Ma dopo quell’evento si è rafforzato il concetto di Abocar, cioè avvicinare le persone. Facendole sentire leggere, libere di sedersi in un ristorante e provare, senza giudizi o mosse obbligate, una cucina diversa da quella a cui sono abituate. Anche i primi assaggi da mangiare con le mani rientrano in questa logica. Il cibo è un punto di incontro e un mezzo di avvicinamento incredibile!”.
Mariano è argentino, di Cordoba. Camilla è romagnola, figlia di ristoratori. Si sono conosciuti a Valencia e insieme fanno complemento, la pensano allo stesso modo.
“Camilla è il prolungamento del mio pensiero in sala, e viceversa. È una grande fortuna, lo sappiamo. Lo è anche avere due punti di vista culturali diversi, essere cresciuti in Paesi che hanno un oceano di mezzo. Lei l’Italia, io l'Argentina. A me affascina tanto ciò che può scatenare l’incontro. Parte con il contatto, continua con l’interiorizzazione, poi può diventare trasformazione. Funziona così, però, soltanto se è spontaneo”.