L’esame del 14° corso
La conferma di quest’affermazione la si è vista in ognuno dei piatti che i 14 ragazzi hanno realizzato per l’esame: piatti puliti, con ingredienti che si sentivano, uno a uno, in bocca; leggerezza e rispetto degli ingredienti hanno rappresentato la cifra stilistica di tutti gli esaminandi.
I loro nomi: Marco Bandieri, Federico Ragusa, Roberta Valente, Claudio Biglietto, Niccolò Usberti, Luca Piccini, Pasquale De Biase, Nicola Galiero, Guglielmo Anatriello, Francesco Saverio Sepe, Luca Marfoli, Giuseppe Saccà, Simone Ciuti, Sergio Guidotti. Nomi da tenere in mente perché faranno parlare di sé nei prossimi anni.
Erano tesi, come è chiunque appare davanti a una giuria che ti giudica, ma altrettanto consapevoli di aver dato il meglio di sé e questo lo si è visto nel dialogo tra loro e i componenti della giuria. Si sono raccontati con estrema sincerità, hanno spiegato il perché di quella ricetta, come ci sono arrivati, attraverso quale percorso mentale, orgogliosi di essere lì, con le loro aspirazioni. Ad aiutarli a superare la tensione la pacata vicinanza del direttore dell’Accademia, Fabio Bucciarelli.
“Questo corso mi ha cambiato la vita in tutti i sensi. Ha cambiato la mia visione della cucina, insegnandomi tecnica e metodo di lavoro. Torno a casa per far diventare la focacceria aperta dai miei nonni nel 1944 a Napoli un luogo dove ci sarà contemporaneità, equilibrio, pensiero. Dovrà diventare un polo gastronomico dove la qualità sarà in ogni aspetto della cucina e del locale”. A raccontarsi è Pasquale De Biase di Napoli che lavora all’Elettroforno, una focacceria famosissima in città e che si appresta a un nuovo ulteriore passo avanti.