Nel pieno dello svolgimento ‘Divino Tuscany’ si conferma il più raffinato evento del vino italiano. A giocare a favore: i luoghi stupefacenti, i vini eccelsi, le persone che vi partecipano.
Dall’enoappassionato agli artisti del calibro di Joshua Bell, tutti concorrono a fare della manifestazione un sogno indimenticabile. Ideato dal critico enologico James Suckling, come ''grande omaggio ad un microcosmo di unicita' toscane: storia, arte, cultura, paesaggio e vini'', Divino Tuscany, terminato il 5 giugno, coinvolge 51 produttori di cult-wine, la pluristellata Enoteca Pinchiorri, Sting e Trudie Styler, il Teatro della Pergola, il Four Seasons.
Nell’hotel si svolgono le degustazioni con i grandi nomi del vino italiano: Barone Ricasoli, Marchesi Antinori, Castello Banfi, Marchesi di Frescobaldi, Mazzei, Petrolo, Il Borro, Corsini.
Per serate ad invito si aprono dimore solitamente inaccessibili dei produttori toscani Antinori, Frescobaldi e Corsini. Mentre domenica Divino Tuscany si chiude a Villa Il Palagio, con un pranzo tradizionale in campagna, ospiti di Sting e Trudie Styler, con tanto di maialino cotto allo spiedo. ''Ci piace molto ricevere - dice il cantante Sting - nella nostra tenuta il Palagio, offrendo loro il vino, l'olio d'oliva e il miele di nostra produzione. Abbiamo deciso di prender parte a Divino Tuscany perche' la Toscana per non e' sempre una festa, ed amiamo condividere con la gente i frutti della nostra azienda ed esser parte della vita toscana. Amiamo il paesaggio e il clima della Toscana, che e' una bellissima parte di mondo; tutto qui e' fatto con stile ed eleganza''.
La sensazione che si prova è la stessa che hanno vissuto i protagonisti dei Grand Tour in Italia del Settecento.
Luigi Franchi