L’azienda vinicola Cantine Bonelli ha presentato a Vinitaly la nuova linea di prodotti destinati alla ristorazione. “Abbiamo deciso di ripensarla elevando la qualità come scelta vendemmiale e attraverso una ricerca accurata nella vinificazione” ci ha spiegato Elena Bonelli. Questa scelta vocata non solo alla raffinatezza ma anche all’espressione chiara delle intenzioni della storica cantina di Rivergaro, situata sulle colline piacentine, si racconta sulle nuove etichette realizzate per le bottiglie della linea: “Il logo è in alto, a simboleggiare la responsabilità aziendale, subito dopo viene il nome del vino, quello autentico, non di fantasia, nel rispetto delle origini, infine su ogni etichetta è disegnato un alberello colorato, a riassumere il nostro impegno per la sostenibilità.”
I vini della linea Bonelli dedicata al canale ho.re.ca. sono cinque: Gutturnio, Gutturnio Riserva, Malvasia, Trebbianino Val Trebbia e Ortrugo, a cui si aggiungerà da maggio lo spumante La Terra Madre, ottenuto da vitigni Ortrugo e Chardonnay.
“Nel 2009 attraverso uno studio condotto dal Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona su 1024 vitigni, si è scoperto che l’Ortrugo è un vitigno puro, senza alcun rapporto di parentela e condivisioni” ha raccontato la Bonelli: è stato possibile dunque affermarne l’unicità e confermarne l’origine autoctona nel territorio Piacentino. Al nonno Anacleto Bonelli, fondatore della cantina verso la metà del secolo scorso, si deve invece la creazione dell’emblema dell’azienda, il Trebbianino Val Trebbia, riconosciuto DOC nel 1975 e nel quale la famiglia Bonelli si riconosce: “È il racconto delle nostre origini, da cui sono scaturite tutte le nostre idee e che ha fatto da terreno fertile per quella che è diventata la nostra filosofia, di lavoro e di vita.”
Per informazioni sulle linee di produzioni e per visitare la cantina:
www.cantinebonelli.it
Alessandra Locatelli