Chi si ricorda di Andy Luotto negli sketch comici dei tempi di “Quelli della notte”, la trasmissione televisiva di Enzo Arbore, trasmessa nel 1985, si è perso qualcosa. Già da allora, nel pieno del suo successo televisivo, si iscrive alla Scuola Alberghiera di Castellana Grotte, in Puglia e si dà alla cucina ovunque e per tutti: capi di stato, tuareg nel deserto, star internazionali, fino ad aprire, in tempi recenti, il suo ristorante a Sutri, il D’Angeli a Sutri.
Oggi chef Andy Luotto è un ospite d’eccezione al Vinitaly, ad officiare il matrimonio cibo-vino tra Fortana e Cous Cous.
L’evento, dal titolo “Tre piatti, quattro vini, una faccia da Chef a Vinitaly”, ha visto Andy Luotto ai fornelli con la sua brigata, aprendo come primo piatto con “Savarin di Cous Cous agli agrumi con gamberoni”, abbinato allo Spumante Rosè Fortana. Il secondo piatto ha contemplato una “Zuppa di asparago verde di Mesola con Anguilla di Comacchio fritta agli agrumi”, accompagnato da due vini: Fortana Frizzante secco e Fortana selezione cru di due anni. La chiusura con dessert è con “Biscotto cegliese”, insieme al Fortana Frizzante dolce. I vini sono stati forniti dalle aziende ferraresi Corte Madonnina, Mattarelli, Tenuta Garusola.
A promuovere l’evento-degustazione, coordinato dal giornalista Nino Aiello del Gambero Rosso, sono stati il Consorzio di Tutela dei Vini del Bosco Eliceo, la Strada dei vini e dei Sapori di Ferrara, in collaborazione con la filiera ‘Oro D’Argenta’.
Andy Luotto ha presentato i piatti eseguiti insieme alla sua brigata, mentre la sommelier Annalisa Barison ha illustrato gli abbinamenti coll Fortana.
Sante Baldini, presidente del Bosco Eliceo, ha illustrato le peculiarità del Consorzio, con “l’intento di difendere, tutelare e valorizzare la ‘Denominazione Bosco Eliceo’, i cui vini nascono da uve prodotte esclusivamente lungo il litorale adriatico, in terre sabbiose ricche di vegetazione, al confine fra le province di Ferrara e Ravenna. In questo contesto nasce il Fortana, il vino delle sabbie ferraresi, rosso leggermente frizzante, che si ottiene dalle uve del vitigno omonimo. Il Fortana ha una produzione potenziale di 1 milione di bottiglie, che oggi conta su circa 200 mila imbottigliamenti”.
Sempre di origini ferraresi e per di più biologico certificato è il Cous Cous utilizzato come materia prima, prodotto a Bia Spa di Argenta (Ferrara), azienda leader “nata otto anni fa con l’acquisizione di un ramo d’azienda del Pastificio Bacchini di Lavezzola (Ra), primo in Italia a lanciare il Cous Cous”, come ha raccontato Luciano Pollini direttore di Bia Spa.
Il grano utilizzato arriva dalla filiera ‘Oro d’Argenta’ che coinvolge le imprese agricole del territorio e delle Valli del Mezzano. Imprese che con il loro costante impegno nel trasformare queste terre di confine in campi fertili, hanno creato un vero e proprio granaio del nord Italia da cui si ricava farina, semola e ora anche enormi quantità di Cous Cous per i mercati interni e l’export.