Nonostante il notevole impegno, la ricca dose di fantasia e il grande orgoglio che ha contraddistinto la squadra italiana, il
Bocuse d’Or rimane nella patria del grande chef che ha dato il nome al premio.
È la Francia aggiudicarsi il
trofeo della 14° edizione che si è conclusa ieri a Lione. E con questo fanno sette. A vincere è lo chef francese
Thibaut Ruggeri, 32 anni. Dietro di lui il danese
Jeppe Foldager (Bocuse d'Argent) e il giapponese
Noriyuki Hamada (Bocuse Bronzo).
L’Italia era tra le 24 squadre finaliste di questa sorta di coppa del mondo tra gli chef di tre continenti - Europa, Asia e America Latina - rappresentata da un team composto da:
Alfio Ghezzi, 42 anni, chef della Locanda Margon di Trento, coadiuvato dallo chef-commis
Sebastiano Cont, un talentuoso diciassettenne, il presidente
Giancarlo Perbellini e la promotion manager
Daniela Nezosi. Mister della squadra italiana
Frederic Garnier, un allenatore francese di grande esperienza. In giuria sedeva, pur senza diritto di voto,
Enrico Crippa, il neo-tristellato del Duomo di Alba (CN).
A premiare i vincitori è stato
Paul Bocuse in persona, con una statuetta a sua somiglianza. Thibaut Ruggeri, giovane vice-chef da Lenôtre a Plaisir, nella regione di Parigi, ha conquistato la giuria, di fronte a 1800 fan, con un 'filetto di manzo nella mente di un Rossini' e il rombo con "infusione di perle a base di erbe".
Alla prossima, nel 2015! E un grazie ad
Alfio Ghezzi di Locanda Margon per l’impegno profuso!
Luigi Franchi