Il Pomodoro, Buono per te, buono per la ricerca è l’iniziativa ideata da
Fondazione Veronesi con la collaborazione di ANICAV e Ricrea per finanziare la campagna di raccolta fondi in favore della ricerca scientifica in ambito pediatrico. Il nobile scopo di garantire le migliori cure possibili ai bambini malati di tumore si avvale così, per il secondo anno consecutivo dell’appoggio di due importanti associazioni che del benessere del cittadino e dell’ambiente hanno fatto una missione.
Anicav, Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, associa infatti ben 80 aziende italiane di trasformazione del pomodoro - alimento dalle molteplici virtù nutritive e salutari, non è un caso – trasformando il 70% del pomodoro lavorato in Italia e la quasi totalità del pomodoro pelato nel mondo, facendo dell’alimento l’ambasciatore del made in Italy. Degno di nota anche il lavoro straordinario che in questi anni
Ricrea, Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli imballaggi in Acciaio, ha portato avanti nella diffusione della raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio usati, ben il 73% nell’ultimo anno, che recuperati e fusi, tornano a nuova vita sotto forme diverse e utili.
Quale significato dunque possiamo dare a un semplice piatto di spaghetti al pomodoro! Testimonial della campagna lo
chef Gennaro Esposito che nel cucinare il piatto simbolo dell’Italia ne ha affermato il valore e la valenza: “Basta un gesto semplice per dimostrare il nostro sostegno all’iniziativa e il pomodoro, alimento straordinario e tra i più eclettici in cucina, può col suo gusto e la sua versatilità, rappresentare la nostra partecipazione. Un barattolo di conserva di pomodoro assume in questo modo un significato speciale, diventa un gesto d’amore e d’impegno a costruire un futuro, per i bambini che ne hanno bisogno ma anche per tutti noi”.
Tutti in piazza, dunque,
sabato 30 e domenica 31 marzo, in
tutte le piazze d’Italia, e compriamo le conserve di pomodoro offerte dai volontari di
Fondazione Veronesi perché il pomodoro non è solo un ingrediente fondamentale della dieta mediterranea – pochi zuccheri, tante fibre, vitamine e sali minerali, una ricchezza straordinaria di polifenoli e carotenoide, gli antiossidanti che potenziano il nostro sistema immunitario – ma in quest’occasione rappresenta la lotta a una malattia terribile che ogni anno colpisce migliaia di bambini e adolescenti nel nostro Paese, che può essere contrastata e sconfitta con la ricerca.
I 200mila euro raccolti lo scorso anno possono aumentare, con l’impegno, in fondo piccolo piccolo, che tutti noi possiamo dare.
Marina Caccialanza