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Alle radici dell’ospitalità

26/11/2024

Alle radici dell’ospitalità

 

Solido, integrato nella realtà sociale dove il legame col territorio è vivo, il Ristorante la Fornace risponde alla clientela che vuole un posto dove sentirsi bene, accudita in un ambiente di classe, con cibi di qualità e servizio impeccabile

 

Quanti tipi di ristorazione esistono? Tanti. E se alla ribalta dei media arrivano specialmente quelle cucine, e quei personaggi, che si ispirano a tendenze all’avanguardia e stili innovativi non dobbiamo dimenticare che accanto persistono, apprezzati e richiesti, i ristoranti che della tradizione possono fare vanto, che hanno come scopo la fidelizzazione del cliente e il servizio all’ospite secondo le sue esigenze, la sua personalità e quella concretezza che ne alimenta la fiducia.

Benarrivato, insomma, in quei ristoranti dove, entrando, pensi: “qui posso accomodarmi e affidarmi alla classe e allo stile di chi il mestiere lo conosce e lo pratica”, con eleganza e professionalità.

Perché i clienti non sono tutti uguali; le città non sono le stesse e le finalità degli avventori neppure. Accanto a coloro che al ristorante cercano svago ed esperienze mondane esiste una parte del Paese che, nel ristorante, cerca essenzialmente un luogo di sosta appagante e soddisfacente, senza sorprese – o effetti moderatamente sorprendenti - ma di qualità superiore

La Fornace, a San Vittore Olona (MI), rispecchia perfettamente quello stile che piace definire tradizionale di classe: raffinato ma non appariscente, formale ma non rigido, piacevole ma mai chiassoso, accogliente senza essere invadente. Nell’allestimento così come nella proposta culinaria, nel servizio e nella cura solerte e discreta. 

Il nome riporta al passato. Infatti, in origine, il ristorante si trovava all’interno di una vecchia fornace che produceva mattoni, finché non si è trasferito nella nuova sede, ovvero l’edificio che ospita il Poli Hotel, confortevole ed elegante, punto di riferimento per meeting, conferenze o soste di lavoro. E il nome è rimasto, insieme ai vecchi carrelli un tempo utilizzati per cuocere i mattoni e oggi posizionati all’esterno come fioriere. Ma non pensate che l’atmosfera sia appassita, piuttosto classica; non certo retrò ma modernamente distinta e signorile, coi tavoli tovagliati e porcellane raffinate, un bonsai al centro. L’atmosfera giusta per un certo tipo di clientela: siamo nel distretto produttivo alle porte di Milano tra gente indaffarata, industrie d’alto livello, un polo meccanico e farmaceutico che ospita realtà importanti grandi e piccole che costituiscono la trama imprenditoriale della zona a nord ovest della città. La clientela business è la base dell’attività. La Fiera non è lontana, la Milano internazionale e dinamica è vicina e distante al tempo stesso; quanto basta per poterne vivere la frenesia senza esserne coinvolti. 

La sala de la FornaceLa sala de la Fornace

L’accoglienza al centro

Marco Poli è titolare, manager e portavoce di questa realtà così complessa nella sua sobrietà: l’ospite è esigente e deve essere accolto nel modo migliore, questo tipo di ospitalità non si improvvisa, è un mestiere

“Il nostro hotel, e di conseguenza il ristorante – spiega Marco Poli – si rivolge fondamentalmente alla classe dirigente della zona e a un turista straniero impegnato, colto e altospendente. La nostra proposta è studiata e articolata per offrire il massimo confort nei tempi giusti, nel modo corretto e secondo le modalità richieste. La cucina, ottimamente interpretata dallo chef Vincenzo Marconi, e il servizio sono studiati per offrire il meglio”. 

Due sale accoglienti e distinte, un servizio impeccabile che punta a mettere a suo agio il cliente lasciandogli il giusto spazio per godere in pieno del tempo che vi trascorre. Il buon cibo è al centro ma importante è anche il confort offerto a quella clientela business che cerca un luogo dove poter ospitare i “suoi” clienti, per esempio, in piena libertà e con la sicurezza di offrire il meglio. Per chi lo desidera, infatti, è disponibile una saletta con Chef’s Table, riservata e defilata, dove poter organizzare una riunione di lavoro e poi sostare gustando la cucina raffinata. La discrezione è un punto di forza e lo staff è pronto a soddisfare ogni richiesta. 

chef Vincenzo Marconichef Vincenzo Marconi
Marco PoliMarco Poli

Cucina senza tempo

Un ristorante moderno nella struttura organizzativa efficiente e nello stile classico, e una cucina che abbraccia passato, presente e futuro dove la tradizione è rappresentata da piatti iconici come quelli del Buon Ricordo, per esempio gli Gnocchi DOP, ovvero gnocchi di patate e spinaci con pomodoro, panna e pesto, oppure legati al ricordo degli anni Novanta, come il Terra e Mare nel Cartoccio alla Fiamma: il cartoccio viene aperto in tavola e rivela i fusilloni e i crostacei e frutti di mare in bisque di crostacei. Bello da vedere, profumato e ricco di intensità ma anche di armonia, ed è proprio lì il segreto: trovare il giusto equilibrio tra aromi e sapori, tra vista e gusto. 

Pesce e carne di qualità, materie prime selezionate con cura. La filosofia di cucina di chef Marconi punta ad esaltare la qualità dell’elemento principale del piatto definendone il gusto grazie al giusto bilanciamento con gli altri componenti. 

Terra & Mare nel cartoccio alla fiamma - Fusillone con guanciale affumicato, tonno, crostacei e molluschiTerra & Mare nel cartoccio alla fiamma - Fusillone con guanciale affumicato, tonno, crostacei e molluschi
Gnocchi di patate e spinaci con pomodoro, panna e pestoGnocchi di patate e spinaci con pomodoro, panna e pesto

La fiamma è protagonista a La Fornace. Il fuoco, primo attore dell’atto di cucinare, simbolo di convivialità e naturale esaltatore del gusto, praticato grazie all’utilizzo del kamado, il bbq in ceramica di impronta orientale, giunge in tavola e aggiunge valore al piatto col suo effetto scenografico e i suoi sentori. Passato e futuro si fondono nel presente.

“È una caratteristica che ci contraddistingue – spiega Marco Poli – perché conserva quel fascino legato al servizio in tavola vecchio stile che oggi non si fa più: la tecnica della cottura al fornello davanti al cliente, esibizione di professionalità, capace di creare la giusta atmosfera di attesa, quasi uno spettacolo che cattura la vista oltre che il palato. Per questo nel nostro menù molti piatti vengono cotti alla brace o affumicati o finiti con il cannello direttamente in tavola. Un valore aggiunto al piatto. E al cliente piace quell’attimo di attesa mentre osserva l’esibizione”. 

From Zibello with love, selezione salumi Fratelli Spigaroli, Culatello Presidio Slow Food, Coppa lunga della bassa, Salame “spigarolino” con composta di pomodorini e riccioli di pasta fritta From Zibello with love, selezione salumi Fratelli Spigaroli, Culatello Presidio Slow Food, Coppa lunga della bassa, Salame “spigarolino” con composta di pomodorini e riccioli di pasta fritta
Branzino con funghi porciniBranzino con funghi porcini
Salmone fresco affumicato con germogli di soia, avocado e chicchi di melogranoSalmone fresco affumicato con germogli di soia, avocado e chicchi di melograno

Le materie prime sono selezionate con cura, come i salumi pregiati dei Fratelli Spigaroli, il galletto di Bresse, i formaggi di qualità come il Montebore che accompagna il Reale di manzo in cbt, una carta dei vini e dei distillati con oltre 500 etichette. 

La mano esperta dello chef si sente nella delicatezza con cui abbina gli ingredienti come il salmone fresco affumicato con germogli di soia, avocado e chicchi di melograno. La stagionalità la si ritrova in ogni proposta e il branzino con funghi porcini sorprende piacevolmente. E per finire al dessert non si può rinunciare: da provare la Crema Bruciata, alla liquirizia con gelato alle arachidi e polvere di arachidi salate. 

Chi l’ha detto che per offrire un’esperienza appagante si debba per forza cercare l’eccentricità? Piuttosto quell’originalità dettata dalle buone pratiche, dalla conoscenza del mestiere, fondata su basi solide e ben costruite dove un pizzico di fantasia non è mai distante dalla tecnica e dalla comprensione delle dinamiche. Concretezza e solidità, stile e raffinatezza, se si vuole stupire lo si fa con classe. E il cliente si lascerà guidare, sperimentando con fiducia. 

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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