“Siamo uni e trini, e questa è la prima cosa: perché siamo osteria con cicchetti, si scendono due gradini e siamo ristorante, poi più in là diventiamo bottega con rivendita di salumi, formaggi e prodotti tipici” ci riassume, spiegando la forza del suo locale, Stefano Barnabà, il “Baffo” più famoso di Trieste, uomo dai molti interessi, dalle regate di vela alla lambretta, dalla buona tavola alla bella chiacchiera vivace in compagnia. Ed è stato esaustivo: si comincia con un veloce “rebechin”, come si chiama lo spuntino a Trieste, con un calice di vino e qualcosa di sbocconcellare; poi ci si siede e si gode della cucina quasi esclusivamente marinara, con crostacei, fritture, tagliolini con i granchi, cozze, capesante in sfoglia, pescato del mercato ittici di Trieste alla piastra, ma che lascia uno spazio anche ad alternative di carne “per non mandar via nessuno” e, se è piaciuto tutto, si torna a casa con il sacchetto della spesa pieno di bontà.
Siamo nella tranquilla Via Negrelli, fuori dalla rotta turistica, in un ristorante rionale “dove non di rado le persone vengono in cucina a dirmi cosa vogliono, a farmi le richieste, e poi finisce che si parla, si ride, alle volte si discute anche di politica e di cose della vita, fino a che si chiude”. In sala, tra soffitti con travi a vista, dipinti, tendaggi classici e tavoli apparecchiati con cura, c’è Antonio Di Pietro, che ci spiega il secondo punto di forza dell’osteria: “Siamo generazionali: la coppia che veniva una volta poi torna con i figli, i nipoti, i parenti, la famiglia allargata. Magari sono venuti per celebrare una ricorrenza, un battesimo o una comunione, sono tornati una domenica a pranzo e non se ne sono più andati. Ne abbiamo tante di famiglie così, sono la nostra risorsa, quella che ci spinge a lavorare sempre bene.”
Il locale è inoltre noto per essere la storica sede del club “Trieste in Lambretta” che conta 648 soci, e per le iniziative benefiche: “Stiamo provando a fare il record mondiale di raccolta tappi di bottiglie, insieme ad un’azienda locale, per finanziare la Croce Verde. Il 23 dicembre organizzeremo un concerto e, allora, sapremo che ce l’avremo fatta.” Bravo Baffo, in bocca al lupo.
Osteria con cicchetti, ristorante, bottega. Ma la forza più grande di questo locale rionale sta nelle persone che lo gestiscono e in quelle che lo frequentano.
Osteria da Baffo
Via Negrelli 16, Trieste
Tel. 040 305696
Coperti: 64. Carte di credito: tutte. Ferie: dieci giorni dopo Ferragosto. Chiuso: giovedì. Costo medio, bevande escluse: 12 euro per colazioni aziendali, 30 euro alla carta.