C’era una volta…nella splendida cornice del lago di Lugano, ai piedi del Monte San Giorgio, il Grotto Pojana, ritrovo ideale per gustare i piatti della tradizione gastronomica ticinese: salumi, formaggini, risotti, gnocchi, pesci di lago (i pescitt – arborelle), carne e funghi sono solo alcuni dei piatti che non mancano mai nelle nostre carte. Questo posto era sino a meno di due anni fa uno dei più importanti ritrovo dei ticinesi e non solo. Oggi, a chi arriva nell’ampio parcheggio o per chi attracca ai due piccoli moli, il nuovo “Porto Pojana – Ristorante Terminus” appare in tutta la sua ritrovata fierezza. Riaperto dopo un anno di lavori, si presenta moderno, elegante, accogliente: sicuro rifugio dei moderni wine lovers a caccia di emozioni gastronomiche. Il restauro dell’antico edificio, è opera dello studio di architettura Gaffurini Pagani Tresoldi associati. Sulla base di alcuni caratteri particolari esistenti è stato sviluppato un progetto che ha saputo rispettare la vecchia struttura cercando al contempo di ricreare un’armonia tra i diversi corpi di quello che può essere definito un piccolo borgo.
Sin dall’inizio, la proprietà ha voluto al proprio fianco uno chef di provata esperienza che potesse fungere da consulente in ogni fase e dettaglio della progettazione: Andrea Levratto, che ha ereditato la passione per la cucina dai genitori e con esperienze a St. Moritz, Da Candida a Campione d’Italia, Cipriani a Londra, Billionaire a Porto Cervo e, per ultimo, ha avuto il merito dell’apertura del ristorante Metamorphosis in Lugano Paradiso.
Il nuovo Porto Pojana lo abbiamo potuto vedere nella sua bellezza esterna ed interna, lo scorso 9 Giugno, per l’inaugurazione e taglio del nastro alla presenza di circa 300 persone e autorità locali. Il ristorante, arricchito da una splendida terrazza con alcuni tavoli per pranzare e spazi verdi, si potrà anche utilizzare per eventi e/o aperitivi. Appena varcato l’ingresso troviamo una vetrina inserita in un bel mobile moderno, dove il pescato invita al convivio, anche perché, girato appena lo sguardo, si possono vedere i cuochi al lavoro nella cucina a vista. Poi ecco la prima sala da pranzo, contigua al bar di servizio con soffitto di mattoni a volte, così come pure è la cantina scavata a ridosso montagna, che può ospitare degustazioni grazie ad un arredamento studiato nei minimi particolari.