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Antica Trattoria La Torre

04/07/2012

Antica Trattoria La Torre
Antica Trattoria La Torre
Castellina in Chianti (SI)
Piazza del Comune, 15
Tel. 0577 740236
www.anticatrattorialatorre.com

Se si dovesse giudicare un ristorante esclusivamente dalla longevità della sua cucina e dall’importanza della tradizione familiare, l’Antica Trattoria La Torre si aggiudicherebbe la palma d’oro. La famiglia Stiaccini, proprietaria dell’Antica Trattoria La Torre iniziò la sua attività a Castellina negli anni '60 del 1800.

“Il primo ad occuparsi di prodotti alimentari fu il capostipite, Gaspare, un suddito del Granducato. – racconta Pierluigi Stiaccini – Faceva il mestiere di treccone, colui ce comprava polli, conigli e verdure dai contadini, rivendendogli altri generi di prima necessità. Poi venne il turno dei suoi nipoti, Carlo Abramo e Tommaso, che impararono il mestiere di norcino e aprirono la prima mescita di vino dove si mangiava anche qualcosa.”

La svolta nel 1925 quando la famiglia o meglio Carlo (detto Bega) acquista il palazzo, sede attuale della trattoria trasferendosi dagli angusti spazi della vecchia mescita-bottega. Qui diventa L’Antica Trattoria La Torre. Superati gli anni del dopoguerra, dove erano celebri gli arrosti di nonna Rosa messi a cuocere in enormi spiedi nel forno e serviti nell’unica sala da uno stuolo di cameriere in nero con il grembiulino di pizzo bianco ad esaltarne formosità e bellezza tutta toscana, la trattoria torna alla ribalta negli anni ‘80 e sulla scia di una crescita inarrestabile viene ristrutturata nel 2000 mantenendo le antiche atmosfere e gli antichi sapori. E poi, e poi, e poi…
“Ognuno di noi, da Gaspare in poi, ha mantenuto il contatto con la terra, con i contadini, imparandone le tradizioni e le ricette. Forse sta qui il segreto del nostro lavoro”, racconta, con grande modestia, Pierluigi.

Qui c’è un pezzo di storia dell’Italia e una grande storia italiana, apprezzata perfino da Dustin Hoffman che all’Antica Torre ha chiacchierato a lungo con il signor Pierluigi. Adesso, pur essendo sempre ai fornelli i custodi della tradizione Mirella e Pierluigi, è il turno di Elisabetta e Giuseppe, entrambi sommelier, consapevoli che questa bella storia deve durare ancora a lungo, per il piacere degli ospiti che vogliono continuare a gustare la schietta cucina di rigorosa osservanza chiantigiana.
Se poi si trova posto in uno dei tavoli sulla stupenda piazza si capisce il perché di una bella storia italiana.
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