Antonella Ricci, si sa, è cresciuta a “pane e ristorazione”: figlia del mai dimenticato Angelo Ricci, fondatore del
Fornello da Ricci a Ceglie Messapica, ha ereditato dal padre la pasione del mestiere che condivide con Vinod Sookar.
Da poche settimane, con esordio ufficiale a Taste di Firenze in una performance di presentazione del Capocollo di Martina Franca, Antonella Ricci è alla guida del Centro Internazionale di Gastronomia Mediterranea, con sede nella sua amta cittadina.
L’incarico di direttore della Med School, con compiti di coordinamento didattico, alla nota chef cegliese è stato dato dalla Cedfor Service di Oria. L’ambizioso obiettivo è quello di creare la prima scuola di Alta cucina completamente dedicata alla tipicità e, con in più, di tipo mediterraneo. Il team della cosiddetta Med School di Ceglie, determinata ad arrivare a risultati di eccellenza, è composto da:
Antonella Millarte (food expert, vice coordinatore didattico) e dagli executive chefs
Vinod Sookar (food & beverage manager) e
Antimo Savese (responsabile di cucina), responsabile di progetto
Alfonso Panzetta e direttore amministrativo
Zaira Giodice.
Il progetto di cooperazione territoriale europea Grecia-Italia denominato “IN.C.O.ME.” è l’acronimo di “International Centre of Mediterranean Gastronomy” ed è stato finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale Europea Grecia-Italia 2007-2013 con un budget di 1.339.500, di cui una piccola parte al
Centro Internazionale di Gastronomia Mediterranea e tutto il resto sarà utilizzato per una serie di attività per la promozione di uno sviluppo sostenibile dei due territori in Puglia e in Grecia.
Un ponte di tipicità tra Puglia e Grecia che si rifà alle antiche tradizioni culturali che lgano il sud del Mediterraneo e che il sindaco di Ceglie Messapica, comune capofila del progetto di cui anche il territorio di Carovigno è partner,
Luigi Caroli, illustra con una serie di indirizzi strategici: “Le priorità sono la valorizzazione delle nostre tipicità attraverso la cucina tradizionale unitamente alla diffusione di una agricoltura multifunzionale. Tutto ciò con il sostegno ad un turismo diversificato punta sulla gastronomia del territorio, perché è un risorsa culturale da utilizzare come vantaggio competitivo nel mercato globale”.
Luigi Franchi