Sono molti gli elementi che giocano a favore del ristorante Pashà di Conversano, ai margini di quella Valle d’Itria che cela gioielli architettonici e paesaggi magnifici: la posizione in un palazzo del Quattrocento un tempo Seminario Vescovile; il giardino in cui si cena in estate; la cucina di uno chef, Antonio Zaccardi, che brilla per inventiva e concretezza; il ricordo, mai dimenticato, della cucina di mamma Maria che, probabilmente, ritornerà sotto forma di originalissimo bistrot in altro luogo della città.
Ma su tutti questi elementi domina la figura, raffinata, informale, elegantissima, di Antonello Magistà: un patron che fa della sala del Pashà una delle più intriganti che abbia avuto modo di conoscere, grazie ad un personale giovane, colto, entusiasta di lavorare proprio lì, con Antonello. In tempi così difficili è stata un’autentica sorpresa!
L’intervista ad Antonello Magistà
Come è andata la stagione estiva? In molti hanno parlato di una Puglia in difficoltà ma, almeno in questa zona, non mi è parso?
“Per noi, che abbiamo pochi coperti, è andata molto bene rispetto agli ultimi anni. La differenza forse è stata che, mentre prima eravamo sempre in over-booking, quest’anno abbiamo riempito tutte le sere ma senza quell’effetto. Anche le strutture ricettive, con le quali collaboriamo, erano piene. In pratica c’è stata, è vero, meno gente ma la qualità del turismo si è elevata. Con una fetta di questo turismo, circa la metà, che arriva da paesi stranieri”.