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Aperol lancia la bottiglietta dello spritz

24/02/2011

Aperol lancia la bottiglietta dello spritz
Aperol lancia la bottiglietta dello spritz
Sembra che un ruolo importante nella diffusione dell’aperitivo spritz l’abbiano avuta i soldati dell’Impero austriaco ai tempi della Repubblica della Serenissima quando presero l’abitudine di “spruzzare” con seltz i vini veneti per stemperarne l'elevata gradazione alcolica.
Di qui l'origine del nome “spritzen”. Col tempo, i consumi di spritz sono fuoriusciti dai confini regionali dando vita ad un vero e proprio fenomeno sociale di portata nazionale, sostenuto in particolare dalle campagne di marketing del Gruppo Campari con la nota formula 3,2,1… 3 parti di Prosecco D.O.C, 2 parti di Aperol, 1 spruzzo di seltz. Questa è la ricetta più diffusa, ma esistono infinite varianti; infatti, c’è chi al posto dell’Aperol utilizza il Campari, chi il Cynar e il Gin o addirittura superalcolici a più alta gradazione.
Inoltre, nei locali alla moda, pub, lounge e disco bar, e nella GDO, si è diffusa la moda dello spritz premiscelato, dove spiccano lo Spritzer, la lattina di acqua e vino bianco, lo Spritzettino e lo Sprizzerol, l’originale Spritz di De Martin che da 75 anni rappresenta la Dolce Vita ed è ancora preparato dall’azienda austriaca secondo una segreta ricetta di famiglia e servito in lattina di alluminio. Poi è arrivato addirittura lo spritz in fusto servito alla spina, con lo SpritzOne, prodotto da Montelvini e Moletto.
Infine, ultimo nato in casa Aperol, da fine febbraio sarà in distribuzione per la GDO, l’Aperol Spritz in bottiglietta, la quantità ideale (un aperol spritz = un bicchiere), ma soprattutto nella ricetta originale. Basterà aggiungere una fetta di arancia e servirlo nel bicchiere "on the rocks" con abbondante ghiaccio e i numerosissimi fans dello Spritz con Aperol avranno la possibilità di gustarlo perfetto anche a casa.
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