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Arnolfo e il senso profondo della parola “accoglienza”

14/02/2017

Arnolfo e il senso profondo della parola “accoglienza”
Accoglienza è parola facilmente intesa da tutti, può essere fredda o calda come l’acqua, può valere per l’agiato turista che si presenta in un albergo o per l’immigrato che sbarca sul suolo patrio. Eppure una parola così universale trova spesso poca applicazione pratica pur non essendo legata direttamente ad un costo e non incidendo quindi sui conti dell’azienda. Basterebbe un po’ di attenzione, ma quasi sempre è questione di cultura.  Arnolfo secondo noi è un bell’esempio di “accoglienza” intesa come modo e garbo di ricevere qualcuno e fargli capire che tutto quello che c’è intorno è pensato per regalarti una sosta serena. Il tutto si basa su un’educazione appresa fin da giovani grazie alla famiglia, su una cultura perseguita, su una professionalità alimentata nel corso degli anni. Gaetano e Giovanni Trovato, i due fratelli titolari che sono alla guida di questo piccolo Relais di poche camere e un famoso ristorante, passano buona parte del loro tempo a conversare con gli ospiti e larga parte di questo tempo è dedicata non a descrivere i loro pregi ma a domandarti: dove abbiamo sbagliato, cosa possiamo fare per migliorarci, c’è un grande o piccolo dettaglio che non abbiamo considerato? E così via in una ricerca continua ed ansiosa che da 40 anni va verso una perfezione che forse non esiste, ma che centimetro dopo centimetro le si avvicina terribilmente.
Arnolfo e il senso profondo della parola “accoglienza”
La visita da Arnolfo è istruttiva, la consigliamo a tutti gli appassionati o professionisti, perché può essere un metro di paragone per tante altre situazioni. La loro storia è d’altronde esemplare. Arrivati in Toscana dalla Sicilia, sono capitati quasi per caso a Colle Val d’Elsa. Il borgo ha solo la fortuna e sfortuna di essere in Toscana. Ci spieghiamo meglio: in qualsiasi altra regione sarebbe annoverato tra le due o tre cose più belle del suo territorio, qui invece, nel rigoglio e abbondanza dell’offerta, passa quasi inosservato. A Colle i fratelli aprirono il primo ristorante, Arnolfo, nella piazzetta del borgo alto. Non contenti hanno poi trovato l’attuale sede che hanno messo su come un piccolo gioiello: saletta elegante per venti coperti, un privé con un bel tavolo centrale, sopra 4 camere sulle quali torneremo, sotto la cucina e la terrazza con vista sulla perfetta linea della collina del “Pisellino”, che sembra uscita da un quadro del Botticelli e che loro illuminano con i fari nelle sere d’estate per la gioia dei clienti.
Arnolfo e il senso profondo della parola “accoglienza”
Fa effetto arrivare in questo borgo straordinario (da non perdere la passeggiata per l’incredibile e ben restaurata via delle Volte), appena si arriva ecco il personale che si prende subito cura di Voi, cominciando dall’auto che verrà parcheggiata fuori dal borgo, dai bagagli portati in camera. Il secondo segnale sono le amenities che per l’appunto la camera offre: praline dello chef disposte ad arte su una scacchiera di cristallo prodotta a Colle su loro disegno, frutta perfetta su altri oggetti design, asciugamani di spugna pesante toscana, kit saponi Ortigia, per non dimenticare le origini siciliane. L’accoglienza è qui intesa, e si capisce subito, come armonia naturale, come simmetria degli oggetti, come serenità tracciata per linee geometriche. Cosa che tra l’altro i piatti di Gaetano, dove gli ingredienti vengono squadrati secondo i solidi euclidei e rigorosamente disposti lungo il piatto, riprendono e rielaborano in perfetta sincronia stilistica. Stile che dalla cucina rimbalza alla sala che si rispecchia nella disposizione dei tavoli, della mise en place, del monocolore del tovagliato spezzato solo dalle macchie colorate dei bicchieri dell’acqua, i gotti veneziani.
Arnolfo e il senso profondo della parola “accoglienza”
Tutto curato nei dettagli e seguito dallo sguardo acuto di Giovanni, instancabile osservatore coadiuvato da un giovane giapponese e un’ottima signora che è parte dello staff da tempo: entrambi hanno trovato un Trovato (ci si perdoni il gioco di parole) più maniacale di loro che segna il passo. Giovanni è sempre stato appassionato di viaggi e – non a caso – ha fatto famiglia a suo tempo in Olanda e non ha mai spesso d’interessarsi alle culture più distanti. Appassionato di vini, ha una cantina nell’antico palazzo di assoluto rispetto con annate di classici e non davvero micidiali. Affiliati Relais&Chateaux, Le Soste, Jre, due stelle Michelin e tanti altri riconoscimenti, non contenti della perfezione della struttura, ora ne stanno progettando un’altra, nuova, ancora da costruire, essenziale per stile e materiali impiegati, trasparente affacciata sul verde della collina, dove riversare passione e cultura dell’ospitalità appresa in tanti anni per la gioia dei loro ospiti. Altro che centimetri, sarà un bell’ulteriore passo di avvicinamento alla perfezione dove la Sala (qui espressione riduttiva) da fondamentale manforte alla cucina.

Lorenza Vitali

Ristorante Arnolfo
Via XX Settembre, 50
53034 Colle di Val d'Elsa (SI)
Tel. 0577 920549
www.arnolfo.com

 
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