C’è un vecchio “adagio” popolare spesso abusato ma che, in diversi frangenti, riesce a rendere al meglio l’idea di fondo che anima ed alimenta progettualità ed iniziative: l’unione fa la forza. In Sicilia saranno i produttori ed i trasformatori del grano duro isolano che, sulla scorta di un accordo di filiera promosso dall’assessorato alle Risorse Agricole ed Alimentari con l’obiettivo di certificare la qualità della pasta e del pane prodotti nell’isola, cercheranno di valorizzare le tipicità che il territorio è in grado di esprimere. Collaborando in maniera sinergica, mettendo insieme le proprie forze.
“Pasta di grano duro di Sicilia – Qualità certificata” e “Pane di grano duro di Sicilia – qualità certificata” saranno i due marchi che identificheranno i prodotti Made in Sicily, nel solco tracciato da uno specifico disciplinare di produzione che verrà adottato e seguito dall’intera filiera.
E’ stato direttamente e personalmente l’assessore Dario Cartabellotta ad impegnarsi ad avviare l’iter necessario per giungere all’importante e stuzzicante traguardo, ossia all’approvazione della denominazione d’origine così come in passato avvenuto per il vino e per l’olio extravergine di oliva. “Trasmettere ai consumatori l’importanza di poter contare su un prodotto certificato e garantito dal punto di vista igienico - sanitario per riportare la Sicilia ai fasti del passato, quando era considerata il granaio d’Europa”: una dichiarazione d’intenti ambiziosa quella espressa dal massimo esponente del comparto agricolo isolano. Un obiettivo su cui sono chiamati a convergere tutti gli attori della filiera in quanto, in uno scenario produttivo globalizzato quale quello odierno, per il “piccolo” è ormai difficile, se non impossibile, ottenere risultati apprezzabili.
Antonio Longo