Il menu all’ italiana
Sono tutte numerate le 790 ricette compilate da Artusi nel testo: suddivise in categorie, rispecchiano la cultura gastronomica d’oltralpe, pur con numerosi atti di ribellione da parte di Artusi contro lo strapotere indiscusso della cucina e della lingua francese, ‘italianizzando’ alcune espressioni come, ad esempio, “tramessi” al posto di “entremets” e molti altri.
Ecco la successione delle portate o il menu all’italiana dell’Artusi: brodi, minestre, principi, salse, uova, paste, ripieni, fritti, lesso, tramessi, umidi, rifreddi, vegetali, pesci, arrosti, pasticceria, torte e dolci al cucchiaio.
Gli antipasti, poi, fino ad allora considerati come portate “fuori dall’opera” ( hors-d’oeuvre) o entrée secondo lo schema classico francese, cambiarono nome in “Principii”, assumendo una connotazione e posizione più “italiane”. Così li descriveva: “Principii o antipasto sono propriamente quelle cosette appetitose che s’imbandiscono sulla mensa per mangiarle o dopo la minestra, come si usa in Toscana, cosa che mi sembra più ragionevole, o prima, come si pratica in altre parti d’Italia. Le ostriche, i salumi tanto di grasso, come presciutto, salame, mortadella, lingua; come di magro: acciughe, sardine, caviale, mosciame (che è la schiena salata del tonno) ecc. ; possono servire da principii tanto soli che accompagnati col burro. Oltre a ciò i crostini, che vi descriverò nei seguenti paragrafi, servono benissimo all’uopo”.
Vi è una grande attenzione alle ricette stagionali, a come rispettare le materie prime, a come cucinarle: senza esprimere giudizi o imposizioni ma da umile e gioviale consigliere, Artusi lascia libero il lettore nella scelta delle ricette da preparare, proponendo, addirittura, più versioni di alcune portate come quella del Risotto alla milanese I, Risotto alla milanese II, Risotto alla milanese III secondo i gusti personali.