Un suggestivo piccolo borgo, tra Modena e Bologna, profilato da sei torri, che ha il suo fulcro in una piazza con grandi scacchi bianchi e neri ed è adagiato su dolci colline disseminate di filari di Lambrusco e Trebbiano, che ne fanno la patria del Grasparossa e dell’Aceto Balsamico Tradizionale.
Ecco solo alcuni degli elementi che hanno fatto guadagnare a Castelvetro di Modena la Bandiera Arancione ma anche quello di Città del Vino (socio fondatore dell’associzione nazionale).
È interessante scoprire come un borgo medioevale con il suo castello affondi le sue radici in epoca etrusca, visitarne i musei che ne svelano l’identità ( Rosso Graspa, museo del vino e della società rurale, Filo d’oro a palazzo, moda e poesia del Rinascimento), piuttosto che decidere di avventurarsi i a piedi o in mountain bike in suggestivi itinerari paesaggistici o dedicare tempo a conoscere meglio i prodotti tipici importanti di cui questa terra è ricca: in primis, come dicevamo, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e l’Aceto Balsamico Tradizionale, il Parmigiano Reggiano (questa è zona di produzione di latte che di trasformazione), il Nocino, il prosciutto di Modena.
È estremamente piacevole visitare il borgo in occasione delle non poche feste in calendario, a partire dal corteo storico e Dama Vivente - peculiarità tutta locale, che intende ricreare una storica partita a scacchi avvenuta in epoca rinascimentale (a settembre, negli anni pari);
la festa a castello -fastoso banchetto rinascimentale a cui accedere solo indossando abiti in stile - (in anni dispari); la sagra dell’uva e del lambrusco Grasparossa di Castelvetro (settembre); Mercurdo mercato dell’assurdo (giugno, anni dispari), Calici di stelle (agosto), Giornata dei paesi Bandiera Arancione (ottobre).
https://www.visitcastelvetro.it/