La storia di Officine Gastronomiche è la storia di Molino Spadoni, storico molino a Coccolia (RA) che, dal 1921, con tre generazioni di famiglia, prima con Livio Spadoni, poi Libero e oggi Leonardo, è diventato punto di riferimento nel mondo delle farine.
Un’impresa dal cuore antico ma all’avanguardia, che pone un’attenzione particolare alle esigenze contemporanee, al gusto e alla passione dei consumatori per le cose genuine.
Ed è così che, dallo spirito imprenditoriale di Leonardo Spadoni nascono differenti brand che, oltre alle farine per cui l’azienda è nota in Italia e all’estero, puntano a valorizzare specialità del territorio romagnolo. Uno di questi è Officine Gastronomiche.
Due sono le categorie che si identificano con questo brand:
- la gamma di salumi e carni fresche di altissima qualità ottenuti dai pregiati suini di Mora Romagnola, un’antica razza suina autoctona, allevata allo stato semibrado nell’allevamento a Zattaglia di Brisighella (RA) in oltre 90 ettari di terreno,
- e la gamma di formaggi di Brisighella, tipici del territorio, freschi, stagionati e a latte crudo, per cui si utilizzano tre tipologie di latte, latte di mucca 100% romagnolo e latte di pecora e di capra, 100% italiani provenienti dall’Appennino tosco-romagnolo.
Mi chiamo Mora Romagnola e mi muovo in libertà
È un grande progetto di recupero quello che Officine Gastronomiche Spadoni sta realizzando con la Mora Romagnola, una delle cinque razze autoctone antiche che ancora sopravvivono in Italia. La sua presenza sul territorio risale addirittura all’epoca longobarda.
Un progetto fortemente voluto da Leonardo Spadoni, per salvarla dall’estinzione e salvaguardarne le caratteristiche, perché la Mora Romagnola è un suino speciale, che vive allo stato brado, una razza robusta, con carni saporite adatte al consumo fresco e per la produzione di salumi.
Una razza resistente, grazie probabilmente all’importante sviluppo delle sue masse muscolari, alla sua speciale attitudine al pascolo.
Merito di Leonardo Spadoni e di un gruppo di allevatori è stato creare una rete di allevamento, preservando le sue carni prelibate che stavano per andare perdute quando negli anni ’90 la Mora Romagnola rischiava l’estinzione. Dal 2001, infatti, con l’avvio di iniziative mirate a proteggere la razza, ne inizia l’allevamento nello stabilimento di Zattaglia, fortemente voluto dalla famiglia Spadoni, un esempio di questo sforzo e impegno di salvaguardia. Oggi cresce allo stato semibrado, in oltre 90 ettari fra colline, pascoli e boschi.