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Dario Cilento e il suo Zazà vini vinili vivande

17/07/2025

Dario Cilento e il suo Zazà vini vinili vivande

Era il 2020 quando intervistai per la prima volta Dario Cilento, giovanissimo maître di sala al Pavillon Ledoyen di Parigi, il locale dove Yannick Alléno detiene le tre stelle Michelin. L’intervista si chiudeva con questa domanda: da grande cosa pensi di fare?

“Vorrei aprire un mio ristorante. È il sogno di tutti quelli che hanno questa professione nel cuore. Ma vorrei aprirlo in un luogo che mi possa dare qualcosa e a cui il mio locale possa infondere uno stile di vita. Non importa la classificazione, va bene anche una semplice trattoria ma con un’anima vera”.

 

Zazà vini vinili vivande
Estate 2025, Sorrento: un giovane italiano dalla mente brillante torna a casa da Parigi, con un’esperienza internazionale che decide di mettere a disposizione del suo paese.

“Certo, un po’ mi manca la dimensione del ristorante tristellato, mi manca l’organizzazione di quella struttura, la ricerca della perfezione a tutti i costi. – ci racconta Dario Cilento – Ma qui sto trovando tutto quello che desideravo: il rapporto diretto con i produttori locali, con gli ospiti, la fantasia all’ennesima potenza, il gusto delle cose buone”.

Quel qui ha un nome: Zazà vini vinili vivande! Dario Cilento lo ha aperto da un paio di mesi in piazza Angelina Lauro a Sorrento e, in questo lasso di tempo, ha già cambiato quattro volte il menu.

“Ogni volta che nella mia selezione di prodotti, per l’80% del territorio, il resto mondo, ne entra uno nuovo cambio il menu” prosegue Dario, che nel raccontare come è nato il nuovo locale sprizza entusiasmo da tutti i pori.

“Mi sono confrontato con la mia ragazza che di mestiere fa la psicologa. L’unica certezza che avevo era dedicarlo a una figura che, nella mia vita, è stata di grande riferimento: mio nonno Zazà! Per il resto ci siamo confrontati sulle mie passioni: il vino in primis. Bene, mi dice Martina, allora apriamo un’enoteca. Però mi piacciono anche le produzioni locali: mozzarelle, alici di menaica, i pomodori di Sorrento, i mieli del Cilento, i sott’oli, i formaggi, l’olio extravergine d’oliva. Li aggiungiamo e facciamo un’enoteca con uso di cucina, è sempre Martina a suggerirmi. E la musica, l’altra mia grande passione? Non ce la mettiamo? Nasce in questo modo Zazà vini vinili vivande. E uno dei complimenti più belli e sinceri me l’ha fatto proprio uno dei produttori che ho scelto: “Questo non è solo il tuo sogno, è un sogno comune, un sogno che racconta anche noi.”

Dario Cilento e il suo Zazà vini vinili vivande

Non è un’enoteca, non è un ristorante, neppure una discoteca 

“È il mio modo di intendere l’ospitalità” afferma, sicuro di sé, Dario mentre, al bellissimo bancone di Zazà mi porge quello che pensavo fosse il menu. Invece, con la forma rotonda dei long-playing è la ‘carta della musica’.

“Qui sono descritti tutti i dischi che ho a disposizione, con gli autori e i titoli delle singole canzoni inserite nel long-plaiyng. Scegli la musica che vuoi per accompagnarti nella degustazione”. Bellissimo!! Scelgo Io che non sono l’imperatore di Edoardo Bennato e diamo il via agli assaggi: insalata di pomodori di Sorrento – favolosa -, bruschetta stracciatella pomodori secchi e basilico, capocollo di Gioi e melanzane sott’olio di Maida, triglia rossa di Licosa, alici di menaica pan brioche stracciatella e zest di limone ubisco. A ogni assaggio Dario mi apre un vino diverso fino all’Aciniell’ dei fratelli Addimanda di Taurasi; un vitigno, il Roviello Bianco, vecchio di secoli e salvato dall’estinzione della fillossera dei primi del Novecento.

Ma è con una coppia di ospiti canadesi che Dario dà il meglio di sé, della sua esperienza internazionale, dell’amore che ha per il suo territorio. All’inizio queste persone erano un po’ freddine ma quando gli ha messo davanti la carta della musica e la ragazza canadese ha scelto Je veux di Zaz è cambiata l’atmosfera; ad ogni vino che sceglievano Dario gli apriva davanti il suo i-Pad per far loro vedere dove era la zona di produzione, raccontava sinteticamente la storia di quel vino e del piatto che stavano degustando, creando un’empatia che ho visto raramente in un ristorante.

Dario Cilento e il suo Zazà vini vinili vivande
Dario Cilento e il suo Zazà vini vinili vivande

I piatti esposti

Non è molto grande Zazà, un bancone che ospita una decina di persone, qualche tavolino dentro e fuori, la vista sulla cucina dove lavorano Raffaele e Luca, il primo aveva una gastronomia di grande qualità e, quando ha chiuso, ha pensato bene che la pensione atrofizza il cervello ed è venuto da Dario; il secondo, Luca, è qui da un paio di settimane, è giovanissimo studente di biomedicina ma con una passione dirompente per la cucina.
“Ho disegnato io il locale. – mi racconta Dario – Qui c’era un negozio di abbigliamento quindi ti lascio immaginare i lavori di adeguamento, dal bancone alla cucina. E ho avuto l’idea dei piatti appesi con le facce dei produttori da cui mi fornisco guardando i piatti che mia nonna appendeva al muro e a quelli del Buon Ricordo appesi allo Stuzzichino da Mimmo a Sant’Agata ai Due Golfi”.

Anche questa è comunicazione e, guardando la faccia del titolare dell’azienda agricola Rubisco, quella dei pomodori buonissimi, mi viene voglia di approfondirne la conoscenza.

Succede tutto questo e molto altro in una bella sera d’estate da Zazà vini vinili vivande: ma come si può classificare questo locale? chiedo a Dario.

“Non lo so, non è un ristorante, non è un’enoteca, non è una gastronomia ma è tutte queste cose assieme. È un posto dove chi è appassionato di vini viene per ascoltare buona musica e chi è amante della musica viene per bere una buona bottiglia” conclude Dario.

Di certo è che Dario Cilento fa bene a Sorrento!

 

Zazà vini vinili vivande

Piazza Angelina Lauro 13

Sorrento (NA)

Tel. +39 348 035 5234

www.zazasorrento.it 

a cura di

Luigi Franchi

La passione per la ristorazione è avvenuta facendo il fotografo nei primi anni ’90. Lì conobbe ed ebbe la stima di Gino Veronelli, Franco Colombani e Antonio Santini. Quella stima lo ha accompagnato nel percorso per diventare giornalista e direttore di sala&cucina, magazine di accoglienza e ristorazione.
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