Le opere di Ángel Muro
Le sue opere più note furono El Practicón, tratado completo de cocina (1883) e il Diccionario de cocina (1892): l’edizione del 1894 del primo uscì con il titolo definitivo El Practicón, tratado completo de cocina al alcance de todos y aprovechamiento de sobras (El Practicón: trattato completo sulla cucina disponibile a tutti e sull'uso degli avanzi) che fu, fino a poco prima della Guerra Civile degli anni ‘30, il trattato di cucina più consultato e utilizzato dai cuochi spagnoli (trentaquattro edizioni fino al 1928) e ripubblicato ancora oggi.
Al suo interno si trovano ricette provenienti dalle diverse regioni spagnole ma anche internazionali come il riso alla cubana o il Dulce de crema de boniato ( crema di patata dolce), quando Cuba era ancora spagnola; alcune preparazioni sono tratte da rinomati autori dell'epoca come i Zorzales en salsa (tordi in salsa) del giornalista e gastronomo José Ortega Munilla e il Pastel do pato à la Besançon (Torta d'anatra à la Besançon) del poeta Vital Aza. Tra gli altri si trovano anche i piatti del Dottor Thebussem con, ad esempio, il suo Lombo di maiale in Cotelettes alla Remuñana e i Poupeton de codornices (polpette di uova di quaglia) tanto amati da Alexandre Dumas padre.
Vi sono poi ricette del famoso ristorante Lhardyo di Madrid (fondato nel 1839), come le Gachas manchegas (una sorta di spezzatino della Mancia, un piatto tradizionale della cucina locale, un tempo cibo umile dei pastori) e i piatti preferiti da personaggi famosi del passato come l’apple kake (torta di mele) di Lord Byron o lo spezzatino di agnello citato ne L’Avaro di Molière. Tra i dolci anche una variante del dessert charlotte russe, la “Carlota russo-madriliana” con lingue di fatto, una crema di guava (piccolo frutto tropicale) e crema di caffè.
Scrive Muro nella sua introduzione all’opera: “Il mio obiettivo in questo libro è di offrire tutto a colui che ha il compito di cucinare, i mezzi per mangiare bene, con una spesa modesta, in rapporto alle risorse di ciascuno”. Descrive, poi, la struttura della sua opera: “Il piano del mio lavoro è molto semplice. Comprende in diverse sezioni tutto ciò che riguarda le materie prime della cucina, brodi, zuppe, spezzatini, cucina di carne e della vigilia, antipasti, dessert, pasticcini, conserve […] Mi occupo anche del modo di intagliare, di servire a tavola e tutto ciò che riguarda il governo di una casa nella sua parte gastronomica. […] Un testo che non dimentica di raccontare l'arte del bene mangiare tra i progressi più importanti del secolo XIX”.
Nel 1897 Muro pubblicò La cocina por gas: agenda de cocina para 1897 considerato il primo ricettario spagnolo dedicato esclusivamente alle ricette cucinate a gas, una delle grandi innovazioni della fine del XIX secolo che tanto modificò la gastronomia del tempo.
Fu anche un noto giornalista gastronomico curando dal 1890 al 1895 le Conferencias Culinarias, opuscoli in cui scriveva articoli sulla gastronomia spagnola e internazionale che dimostrano la sua vasta cultura culinaria.