Parto da un aneddoto. Perché Eugenio Rosi è uno che li tira fuori spontaneamente, come del resto è avvenuto per questa piacevole conversazione di inizio primavera, che avrebbe potuto continuare ben più a lungo.
“Qualche anno fa un oste bolognese mi disse che gli piacevano da matti i miei vini ma non li acquistava per il suo locale. Stupito, gli chiesi il motivo: ‘dovrei avere molto più tempo per raccontarli!’ mi rispose. Fui sorpreso e lusingato” ci racconta Eugenio.
Capiamo il timore dell’oste perché raccontare il preciso e originale lavoro di Eugenio Rosi non è impresa da poco. Eugenio è un vignaiolo, un produttore, che ha saputo dare un nuovo tono al vino in Vallagarina, in particolare valorizzando due vigneti autoctoni, il Marzemino e il Nosiola. Non c’è solo il pensiero, dietro al suo modo di intendere il vino: c’è il pensiero critico e la capacità di attuarlo.
Dalla cantina sociale alla propria “idea”
Tra il 1988 e il 1997 Eugenio ha lavorato nella cantina sociale di Vallagarina come enologo. Racconta di come quell’esperienza sia stata da un lato un’opportunità per conoscere tecniche di vinificazione e varietà viticole, dall’altra la miglior strada per capire quali fossero le criticità in cui stava incombendo il settore. Il suo intento, ad ogni modo, andava in direzione opposta: contrastare l’omologazione, riappropriarsi del territorio, dare spazio all’espressione libera del vino, dare alla tecnica la giusta importanza.
Avviare l’attività non è stata un’impresa semplice, anche sul piano pratico. Eugenio è partito da pochi vigneti di Cabernet e Merlot, in affitto, man mano integrati con nuovi appezzamenti, sempre in affitto.
“La mia è un’idea più che un’azienda, perché di fatto viviamo con incertezza non avendo nulla di proprietà. Attualmente abbiamo otto ettari dislocati in varie aree della Vallagarina. Questo, se in parte significa un futuro imprevedibile, sotto un altro punto di vista ci consente di mantenere le viti in luoghi vocati per ciascuna varietà. Per noi - dice - proteggere e preservare l’origine è uno dei nostri primi propositi”.