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Fatti di un’altra pasta

20/11/2024

Fatti di un’altra pasta

www.itrechef.it

 

I Tre Chef sono Walter, Fulvio e Diego, hanno diversa età e diversi percorsi professionali ma le loro strade sono tutte partite dallo stesso luogo: la cucina stellata del Cascinale nuovo di Isola d’Asti.

E così, Walter Ferretto, Fulvio Siccardi e Diego Pattarino, chef con una buona reputazione riconosciuta anche dalle Michelin star che si sono aggiudicati nel tempo, hanno deciso di intraprendere la produzione di pasta ripiena, una pietanza da sempre preparata e cucinata nei loro ristoranti e per la quale ricevevano consenso dai clienti e lusinghiere critiche dagli specialisti.

“Quando abbiamo iniziato a pensarci ci siamo posti una domanda: ma c’è bisogno di un’altra azienda che produca ravioli? – raccontano i nostri protagonisti - e visto che oltre a cucinare, nei rari momenti di pausa, anche noi frequentiamo i ristoranti, ci siamo risposti che di un’altra azienda che faccia ravioli non c’era sicuramente bisogno ma di un prodotto eccellente sì. Abbiamo dedicato mesi a mettere a punto le ricette e fatto prove in cottura e ci siamo convinti che per realizzare il prodotto che avevamo in mente dovevamo percorrere la strada del gelo che ci consentiva di non dover ricorrere a conservanti, addensanti, additivi che ne avrebbero alterato il gusto. Così sono nati i nostri ravioli, con l’intento di non cedere a manipolazioni opportunistiche ma di realizzare un prodotto di alta qualità, con una pasta realizzata con una miscela di farine selezionate in partnership con Molino Signetti, formata dal 60% di grano tenero e dal 40% di grano duro, per ottenere la giusta elasticità e consistenza con un tempo di cottura ridotto e un’ottima tenuta”.

Fatti di un’altra pasta

Una gamma completa, dai classici della cucina interpretati ai gusti innovativi

Anche per il ripieno si segue la stessa linea con l’esclusione di ogni tipo di additivo, l’utilizzo ridottissimo di pan grattato, senza addensanti come la farina di soia, e con sola fibra vegetale che non apporta calorie ed è insapore, per ottenere una piacevole cremosità e scioglievolezza oltre alla certezza di salubrità.

La scelta, poi, delle materie prime cade opportunamente su quelle italiane, ad esclusione del gambero argentino, come le sceglierebbe uno chef stellato, con un approccio etico, attraverso produttori selezionati.

Le uova, per esempio, provengono da un produttore che garantisce l’allevamento a terra e vengono lavorate con una quasi assoluta prevalenza di tuorlo e pochissimo albume, con un dosaggio che rende la pasta consistente e giustamente elastica.

La gamma di prodotti è davvero ampia, dal Quadrifoglio delle Langhe al tartufo, la cui forma è un marchio registrato, al Raviolo gobbo alla piemontese, a quello alla Norma o al Pesto di basilico solo per citare alcuni appartenenti alla tradizione. L’innovazione ha ampio spazio, con soluzioni di gusto inusuali ma avvincenti come nel caso del Quadro con maiale BBQ, del Quadrato d’anatra con cavolo verza e foie-gras, del classico Cacio e pepe rivisto con l’aggiunta di piselli, della Mezzaluna con polpo, pomodoro e capperi o del Quadrato di pollo e riso speziato.

Una cosa ci tengono a precisare i 3 chef: “Siamo direttamente impegnati in azienda a garantire la filiera e a sperimentare gusti nuovi, con la presunzione che, dopo diversi decenni di professione di chef, abbiamo la capacità critica di proporre alla nostra clientela solo quello che ha convinto noi stessi”. Una particolarità che distingue la loro produzione oltre la qualità.

E dunque, alla domanda “perché la nostra pasta dovrebbe essere acquistata?” La risposta non può che essere “perché sarà la migliore”.

Fatti di un’altra pasta

Se l’assaggi, t’innamori

E così, a marzo del 2019 nasce la società Albagnulot col brand I Tre Chef e un payoff distintivo “fatti di un’altra pasta”.

Senza saperlo hanno costruito il loro “perché” intorno al primo principio del marketing mix: fai un prodotto simply better, semplicemente migliore.

Quei tre amici in cucina hanno da sempre le mani in pasta, sanno lavorare il prodotto ma sono anche giudici severi, abituati a servire una clientela esigente in locali stellati e quindi nessuna sorpresa se per tirar fuori il prodotto migliore impiegano mesi fra la selezione delle materie prime, la scelta dei ripieni per i ravioli, le prove su prove di consistenza, di cottura, di conservazione, di gusto. Prodotti che nel settore si definiscono premium e che vengono subito apprezzati dai clienti anche e soprattutto in degustazioni cieche, per la serie: se l’assaggi t’innamori.
Il progetto risponde alla nuova e sempre più sentita esigenza degli operatori del settore di qualificare la propria offerta proponendo una selezione di paste artigianali in grado di soddisfare i consumatori più esigenti.
La ricerca delle migliori materie prime italiane, la selezione degli ingredienti e la cura del dettaglio costituiscono un valore aggiunto.
Attraverso le proprie ricette I Tre Chef propongono nuove combinazioni di gusto. La tradizione incontra il futuro, senza perdere l’autenticità e la genuinità dei sapori di una volta e il laboratorio artigianale diventa il luogo ideale in cui sperimentare e ricercare nuove soluzioni espressive.
Semola di grano duro, farina e uova sono gli ingredienti base; arte, creatività e innovazione sono gli strumenti con cui dare forma alle idee per portare in tavola una nuova pasta d’autore: autentica, originale, innovativa. Made in ltaly. 

a cura di

Marina Caccialanza

Milanese, un passato come traduttrice, un presente come giornalista esperta di food&beverage e autrice di libri di gastronomia.
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