Il Garum contemporaneo
Il garum, si sa, è una salsa fermentata a base di pesce, originaria dell’antica Roma, di cui parla diffusamente Apicio nel De Re Coquinaria.
Come la descrive Apicio? Per il gusto particolare, per il valore nutrizionale e neutraceutico (diremmo oggi) che aiutando la digestione aumentava la capacità bellica dei legionari, per la capacità di utilizzare al meglio il loro sistema alimentare.
Tre aspetti, escluso quello bellico, che sono rimasti nella testa dello chef Mattia Baroni che ha deciso di riprodurre, con le giuste varianti contemporanee, il garum nel suo Laboratory for Future Gastronomy.
“Abbiamo puntato su questo nome antico – Garum – perché il nostro insaporitore, totalmente naturale, rispecchia i tre elementi citati da Apicio: il gusto, naturale, senza alterazioni della ricetta; il valore nutrizionale e nutraceutico, sempre dettato dalla naturalità del prodotto; l’utilizzo migliore del sistema alimentare, infatti, per le nostre cinque versioni, utilizziamo ciò che va sotto il nome di scarto ma che scarto non è, portando a zero, per i nostri prodotti, lo spreco alimentare”.