Se ripercorressimo la storia dell’industria italiana, alimentare e non, ci accorgeremmo come spesso le migliori aziende siano nate dall’intuizione di un imprenditore illuminato che, con genio e lungimiranza, ha saputo intercettare una necessità del momento e trasformarla in attività fiorente nel tempo.
È il caso della Graziadei Surgelati, azienda trentina sorta e sviluppatasi grazie all’impegno del suo fondatore, Giuliano Graziadei.
Tutto inizia nel 1978 quando Giuliano Graziadei apre un piccolo laboratorio a Pietramurata (TN) con annesso negozio per la vendita chiamato Past’shop in cui realizza dolci artigianali tra cui torte nuziali e una delle sue specialità, lo strudel a base di pasta sfoglia e mele.
La scelta di produrre strudel deriva dalla volontà di far conoscere il prodotto più identificativo del territorio.
Ed è stata proprio la coltivazione del melo nelle valli trentine a permettere l’ampia diffusione e il conseguente radicamento nella tradizione locale di questo dolce semplice per la natura dei suoi ingredienti.
Un giorno, era il 1988, entrò un albergatore e gli fece un’ordinazione che al momento gli parve bizzarra: 120 strudel! “Cosa ne fai – gli chiese Giuliano – sono strudel freschi e non si conservano per più di pochi giorni”. Ed ecco la risposta che accende una lampadina nella mente del pasticcere: “Non ti preoccupare Giuliano, io li congelo e li preparo solo al momento del bisogno”.
Da lì, Giuliano Graziadei sviluppa l’idea di produrre i suoi strudel impiegando il freddo per conservarli, consapevole che il freddo è l’unico metodo di conservazione di cui non resta traccia nel prodotto al momento del suo consumo. Lo strudel, prodotto con ingredienti e metodi naturali, in questo modo resta un prodotto sano e genuino proprio come quello appena preparato, una delizia quindi pronta all’uso. È l’idea che cercava per sviluppare la sua attività.