Quando una “buona trovata” si trasforma in tendenza
Sono quasi 35 anni da che il café gourmand ha fatto la sua comparsa sulla scena della ristorazione francese, guadagnando terreno a falcate. Prova ne sono i libri di cucina dedicati e pure un concorso, Le trophée international du café gourmand, che si disputa ogni anno a Vannes, in occasione del Salon Chocolate e patisserie, a partire dal 2021 (edizione che ha visto la vittoria di un italiano Tommaso Foglia, allora executive pastry chef del San Barbato Resort Spa & Golf di Lavello). L’appuntamento per l’edizione del 2024, ora sotto l’insegna di Mondial du café gourmand, è per domenica 10 novembre.
Cosa succede in Italia. Il café gourmand dell’osteria di Nando (AO)
Nel nostro Paese, nonostante la simpatia che in diversi nutrono per la formula del café gourmand, certamente come retaggio di bei ricordi d’Oltralpe ma anche per la sua insita piacevolezza, non è così facile imbattersi in una simile proposta (chi lo fa magari italianizza il nome con “caffè e pasticcini”, “caffè dolce” ma, a nostro avviso, la vera magia sta nel nome originale, café gourmand). Tuttavia, quando accade di imbattercisi – come nel nostro caso - è un sussulto, un piccolo motivo di gioia. L’inaspettato che si materializza, la scelta che non possiamo non fare, fossimo anche completamente sazi. Così è stato passando per Aosta, dove abbiamo scelto di cenare presso l’Osteria di Nando, per assecondare un desiderio di cucina di sostanza e genuina, tenuta ben salda da abili mani.
Al timone da ben 67 anni c’è la famiglia Scarpa che, capace di leggere il segno dei tempi, ha saputo reinventarsi – clamorosamente, è il caso di dirlo – passando, nel 2007, da una ristorazione da grandi numeri, peraltro gettonatissima, alla scelta di un piccolo locale da 25 posti con dehors, dove concentrarsi ancora di più sulla cucina del territorio, oggetto di qualche rivisitazione, con grande attenzione sulla qualità dei prodotti utilizzati. Fase che ha visto l’entrata in gioco di Paolo, figlio di Corrado e Franca, rispettivamente la cuoca e l’oste. È il 2015 quando nel tam tam dell’osteria si innesca una marcata “sfida” stagionale nel ricercare nuovi piatti da inserire in menu accanto a quel qualche fisso, intoccabile. Da qui il piacere di ritrovarsi ulteriore clientela, oltre a quella storica, che si appassiona nel seguire i cambi stagionali. È su quest’onda che scatta l’idea di inserire in carta il café gourmand.
“ Nel corso delle nostre vacanze in Francia - ci racconta Paolo - il café gourmand ci ha sempre stuzzicato. Così a un certo punto abbiamo pensato di proporlo anche noi, come mix di 5 assaggi di dessert (il numero ci è stato ispirato da un piatto con giusto 5 spazi +1 per la tazzina) presenti in carta in quel momento ma pure storici (che prepariamo appositamente in versione mignon). Per chi lo desidera, possiamo sostituire il caffè con un bicchierino di passito valdostano o moscato d’Asti. Sono mamma e Fiammetta, una giovane e motivata cuoca diventata per noi come di famiglia, che se ne occupano. La composizione varia stagionalmente, a volte anche di settimana in settimana. Questo perché il proporre qualcosa di nuovo è stimolante anche per noi.”