Una storia centenaria
Cantina Kaltern è il vero fulcro economico e sociale di Caldaro. 123 anni sono un arco temporale in cui il mondo cambia, le culture si evolvono e con loro anche la rete sociale di un territorio, il modo di coltivare, di promuovere, di fare squadra o di creare individualismi. Non è stata da meno questa attività che prima della sua ultima fioritura - la ristrutturazione del 2018 - ha attraversato notevoli mutazioni; ha visto nascere il nuovo corso del vino in Italia dopo lo scandalo del 1986; ha attraversato l’introduzione della tecnologia in vigna e in cantina, l’affermarsi del biologico, e molto altro ancora.
Oggi si disvela come una realtà unita, la più importante dell’Alto Adige, con una superficie vitata di circa 440 ettari e 590 conferitori. Il 45% di questi detiene meno di 0,7 ettari.
Una frammentazione così massiccia potrebbe far gridare al miracolo per chi ne mastica di cooperative: mettere insieme mezzo migliaio di produttori in un unico progetto, orientarlo all'evoluzione, alla modernità e al futuro, è affare complesso.
Non si tratta di una mera questione politica: su una località che conta 8.000 anime, come Caldaro, i numeri di Cantina Kaltern diventano un fattore sociale, economico e comunitario di ampia rilevanza. Un caso studio a cui molte realtà produttive dovrebbero guardare.