Pioniere anche in questo, Joško si ritrova ad essere l’unico produttore di aceto di uva del Friuli Venezia Giulia. Ed è interessante osservare come proprio in queste colline dove l’uva è destinata da secoli alla produzione di ottimi vini, sia scaturito con forza un ritorno alla cultura dell’acetificazione. Nel frattempo, la regione ha chiesto e ottenuto l’inserimento fra i “condimenti” nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali dell’Osiet, un nome di compromesso fra aceto in italiano, asêt in friulano e ocet in sloveno, aceto ottenuto dall’acidificazione spontanea, inserimento decretato il 5 giugno 2009 dal Ministero delle Politiche Agricole.
Fin dall’inizio il nostro ha condiviso questo percorso di rinnovamento di un’antica tradizione assieme a quattro amici, anch’essi produttori di aceto per passione che di professione fanno tutt’altro: c’è chi produce miele, chi si occupa di ospitalità, chi produce vino e chi aceto tradizionale balsamico: Andreas Widmann (Baron Widmann), il compianto Andrea Paternoster (Mieli Thun), Andrea Bezzecchi (Acetaia San Giacomo), Mario Pojer (Pojer&Sandri), oltre ovviamente a Joško.
Si sono pure dati un nome: Amici Acidi www.amiciacidi.it elaborando un “manifesto” a sostegno del proprio metodo che si basa su 3 regole principali:
- Materia prima di qualità, non diluita e non scarto di altre lavorazioni
- Rispetto per il tempo delle stagioni durante ogni processo senza forzature meccaniche
- Nessun intervento sulla temperatura per rispettare al massimo profumi e aromi originari che con l’ossidazione non fanno che evolversi e arricchirsi.
Per loro l’aceto non è vino inacidito ma un prodotto nobile di alta qualità fermentato in maniera classica e non industriale.