Costruire con sapienza la propria professionalità con quella determinazione che è motore che porta a investire senza sosta sul proprio tempo.
Un lavoro silenzioso, nascosto ai più, ma effettivo, metodico, cadenzato come una goccia d’acqua che batte sulla pietra, arrivando a scavarla. Chi vuole veramente fa così, riempie ogni spazio per formarsi, studiare, toccare con mano, non contando le ore, i tempi di riposo, le ferie…ma nessuno vede. Lui solo sa.
A noi la sorpresa di trovarci un bel giorno davanti un fulgido talento giunto a fioritura - perché il talento deve arrivare a maturazione e manifestarsi - che di nome fa Alberto Quadrio e da settembre scorso si è insediato all’Albereta Relais & Chateaux, sulla magica collina Bellavista, dando corpo al suo progetto di ristorante d’autore, L’Aurum, là dove il Maestro Marchesi, che è stato anche il suo Maestro, ha impresso la sua indelebile traccia. Un naturale compimento di un percorso soppesato e voluto fortemente, che lo ha portato a collezionare esperienze importanti fra i grandi della cucina (dagli inizi con Gultiero Marchesi a Yoshihiro Narisawa, Alain Ducasse, Rasmus Kofoed, Oriol Castro…) esprimendo talento già in questo sapere scegliere, prim’ancora che nei piatti.
In una e vera e propria istituzione come l’Albereta Relais & Chateaux della famiglia Moretti, lo chef ha assunto non solo la guida di L’Aurum ma l’organizzazione dell’intera proposta gastronomica del Relais: Leone Felice (casual restaurant), Stanza 54 (All day bar, dalla colazione a…), ristorante Benessere (secondo i principi della dieta Chenot), La Filiale (pizze d’autore di Franco Pepe e vini) e il Quintale (Brace restaurant).