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Le gratificazioni che non ti aspetti

13/06/2024

Le gratificazioni che non ti aspetti

Gentilissimi, scrivo per esprimere un sentito grazie rispetto all’impegno che la rivista sala&cucina mette in ogni numero per supportare le scuole professionali del settore. Personalmente colgo ogni occasione per indicare il vostro lavoro come esempio e riferimento. Nelle giornate di orientamento distribuiamo ai ragazzi gli articoli più significativi tratti dalla rivista a supporto della categoria tutta. 

Grazie ancora e buon lavoro

 

GIOVANNI GUADAGNO
Vicepreside

Istituto Enogastronomia&Ospitalità Alberghiera - Collegio Ballerini Seregno – FACEC

 

Sono queste le soddisfazioni per una redazione. Sapere di essere d’aiuto a coloro che a questa professione tengono davvero. Ai professori e ai dirigenti di istituti alberghieri che combattono, ogni giorno, battaglie incredibili per dare valore a scuole che, troppo spesso, sono considerate poco attrattive; ai ragazzi che quelle scuole scelgono, forse per pigrizia inizialmente, e che scoprono essere vere scuole di vita, dove imparare una professione che di buono ha la variabilità.
Quanti ragazzi usciti da un alberghiero ora sono al centro dell’attenzione del mondo, perché fanno un mestiere che fa del benessere il primo obiettivo? Quanti quelli che dall’alberghiero ora occupano posizioni di rilievo in primarie aziende della filiera agro-alimentare? Quanti, tra quelli che hanno iniziato con l’alberghiero e proseguito con corsi di ulteriore specializzazione, ora sono manager di istituti di ricerca nel settore del food & beverage?

Forse è questo che bisogna raccontare di più: le esperienze che ci sono in giro per l’Italia e per il mondo, come elementi di attrazione.

Ma anche sapere di essere un punto di riferimento per molti giovani, per i docenti più attivi, per il mondo della ristorazione in generale ci spinge a dare ancora di più, ad essere seri e coerenti, a non inseguire il facile like sui social.

Abbiamo creato sala&cucina dal nulla, nove anni fa, abbiamo sempre chiuso i bilanci in positivo (anche durante gli anni della pandemia), facciamo questo lavoro con l’entusiasmo di chi approccia, per la prima volta, a qualcosa di nuovo, in ogni numero.
 

Ricordo la prima intervista fatta nove anni fa, a Gianfranco Vissani. Lo raggiunsi nel suo ristorante chiuso per ferie, parlammo per un paio d’ore e, alla sera, venne a cena in una trattoria a Orvieto. Si creò agitazione in cucina e in strada tra i passanti che volevano a tutti i costi una foto.
Sembra ieri ma di copertine, da allora, ne abbiamo fatte una novantina, sempre con un personaggio in primo piano; da quelle interviste ho imparato molto ma non ancora abbastanza. Anche questo è il bello della ristorazione: un mondo in perenne movimento.
Voglio ricordarlo ai ragazzi che ambiscono ad avere il sabato sera libero: quel sabato, tra i tavoli di un qualsiasi ristorante, avete molte più possibilità di conoscere il mondo e anche divertirvi che una serata in discoteca!


E voglio chiudere questi pensieri ringraziando chi fa questa rivista: i miei colleghi, i collaboratori esterni, la direzione della casa editrice, per l’impegno e la libertà con cui tutti lavorano, contribuendo a fare qualcosa di utile!

a cura di

Luigi Franchi

La passione per la ristorazione è avvenuta facendo il fotografo nei primi anni ’90. Lì conobbe ed ebbe la stima di Gino Veronelli, Franco Colombani e Antonio Santini. Quella stima lo ha accompagnato nel percorso per diventare giornalista e direttore di sala&cucina, magazine di accoglienza e ristorazione.
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