È inventare ripieni e condimenti diversi con abbinamenti che esaltino la profonda sensualità che un piatto può evocare. È rispetto per le scelte alimentari di ognuno dei nostri clienti, come per i vegani, per cui abbiamo creato gustosissimi ravioli ripieni di verdure di stagione, con sola farina di tipo 1 più ricca di fibre e sali minerali e acqua”.
La passione per quest’avventura non è mai venuta meno, anzi. È qui che si può capire alla perfezione la cucina piemontese, in questo angolo speciale di Torino.
Abbiamo assaggiato il loro vitello tonnato e i tajarin, scoprendo gusti che restano impressi nella memoria con la forza di richiamarne altri e altri ancora: forse è questo che rende questo locale quasi unico nel suo genere. Abbiamo cenato spalla a spalla con persone che arrivavano dall’altro capo del mondo e che restavano estasiati dal calice di vino proposto da Bruna Pogliano, come se li conoscesse da sempre, sapesse quali fossero i loro gusti. L’arrivo degli agnolotti gobbi torinesi, anticipato da un’insalata russa così speciale che ne mangeresti un chilo, hanno completato l’estasi di quei commensali che, probabilmente, nel lontano oriente da cui provenivano l’hanno vissuta solo con lunghe ore di meditazione.
È un posto semplice Le Vitel Etonné, ma non ti stancheresti mai di farci un salto quando ti trovi nel capoluogo piemontese; si coniuga alla perfezione con la ricchezza culturale che questa città sta vivendo dopo i lunghi anni in cui era sempre e solo la città della Fiat.
“Torino ha molto da dare a chi la vuole davvero scoprire; è stata un laboratorio straordinario di convivenza negli anni del boom economico, nonostante si pensi che i meridionali emigrati erano isolati dal contesto cittadino; dopo è diventata la città dove si è potuta scoprire l’Italia gastronomica di qualità grazie al Salone del Gusto; l’apice lo si raggiunge, però, ogni anno con il Salone del Libro a maggio che, nell’edizione appena conclusa, ha dato il meglio di sé come proposta culturale. Per non parlare dei grandi eventi sportivi che animano la città” racconta Luisa Pandolfi, orgogliosa di un successo meritatissimo.