Un nuovo libro di interviste impossibili – Memorie di un tubetto di conserva – quest’ultima fatica di Giovanni Ballarini. Un libro estremamente piacevole nella lettura perché ci accompagna per strade a volte sconosciute che coinvolgono oggetti, memorie, colori del gusto.
In queste interviste, che seguono quelle impossibili ai personaggi della storia, Giovanni Ballarini mette l’accento sulla memoria dei cibi; pensiamo agli oggetti che servono ai cibi e alle bevande, come il bicchiere citato dall’autore durante la presentazione del libro datato 1862 che portava il suo nome, che era lo stesso di suo nonno.
Oggetti prevalentemente di casa, di cui nessuno si preoccupa, ma che raccontano mille episodi, decine di persone, di gusti, di cibi che hanno attraversato le vite.
Il tema della memoria a tavola è un tema letterario, basti pensare alle madeleines di Proust, ma non solo: è anche e soprattutto un aspetto fondamentale delle nostre vite. Quante volte ci ritornano in mente i gusti dell’infanzia che ci accompagnano per la vita: diventa un metro di paragone, ha detto il professor Giuseppe Benelli, nel suo straordinario intervento alla presentazione del libro.
E questo bel libro di Giovanni Ballarini di metri di paragone, intervistando gli oggetti, ne offre più di uno ad ogni capitolo.
Memorie di un tubetto di conserva
Giovanni Ballarini
Ed. Tarka
224 pagine
17 euro
www.tarka.it