Questo è un libro maestoso! Per come è stato costruito: l’autore, George Steinmetz, ha trascorso dieci anni in giro per tutto il mondo a documentare, con le foto, la storia, l’economia, la società che ruota attorno al cibo. Per i contenuti: fotografie bellissime che, in alcuni casi, creano un contrasto pazzesco con le storie che rappresentano; contenuti didascalici che ti danno una prospettiva globale che fa riflettere molto su ciò che consumiamo ogni giorno a cifre a volte iperboliche, mentre chi raccoglie quelle materie prime conduce, in molti casi, una vita medievale.
“Un’opera d’arte mozzafiato”, così la definisce Michael Pollan nella prefazione e mai descrizione fu più puntuale. Basti pensare alla foto di pagina 108, quella di una flotta di piroghe che affolla il porto di Nouadhibou, in Mauritania; circa 4000 imbarcazioni dedite alla pesca del polpo, ora sovra-sfruttata al punto che il governo ha deciso di chiuderla per due mesi all’anno creando lo spettacolo che offre quell’immagine. Un libro che parla della nostra capacità di nutrirci che, però, sta alterando il pianeta e sta segnando una divisione sociale molto netta. Un libro che, attraverso la straordinaria bellezza delle sue immagini, fa riflettere a lungo.