Quindi, il menu lo lasciamo spoglio e sterile? No! Una grafica pulita, ordinata, anche a colori, con elementi iconografici stuzzicanti e un carattere leggibile per tutti, è già sufficiente. Ci pensano le parole a solleticare il palato e la bocca dello stomaco!
Qualora si utilizzassero le foto online, invece, vanno rispettate delle regole ferree: qualità, quantità e aggiornamento. Esistono ancora siti web con foto di piatti del Pleistocene (un conto se è un archivio dei piatti iconici, un altro è se si ha la parvenza che siano i piatti fuori in quel momento). Per fortuna si rintracciano sempre meno nei web site foto di bassa qualità, sgranate e sbrodolate, che fanno venire tutt’altro che appetito, ma un check agli archivi è sempre consigliato.
Ahìnoi resistono, in molti contesti turistici, ancora esempi anacronistici di menu infilati in cartelline plastificate, impressi da immagini spregevoli (oltre alla plastica stessa). Qui concedeteci un accorato… basta! L’immagine che dobbiamo veicolare, anche come Paese in cui la cultura gastronomica è vetrina e sostanza, è di autenticità, veridicità, modernità. Questi modelli vanno nella direzione opposta. Lo abbiamo ribadito parlando dei social, ma vale anche qui: il gioco delle aspettative instillate nei clienti, prima di averli come clienti, è delicatissimo.
Presentazioni, commiati, pane&coperto
La piacevolezza del menu passa anche per misurati elementi di narrazione, ovvero presentazioni, scelte e scuole di pensiero, commiati. Ciascuna insegna deve trovare la propria cifra stilistica ricordando che si tratta di informazioni tattiche che possono incuriosire alcuni clienti, intrattenerli, ma anche suscitare domande scomode. Pertanto: trasparenza, sincerità e pochi ego-riferimenti!
C’è una voce a margine che non dovrebbe mai essere a margine: il pane (che fortunatamente viene sempre più scorporato dal coperto). È significativo che molti inizino a sottolinearne la provenienza, specificando il fornitore o l’auto-produzione. Rendetela una portata a tutti gli effetti!
E ancora, le note speciali: vedendo l’abnorme quantità di richieste eccezionali, intolleranze e allergie, giocare d’anticipo - rispettando anche le normative - è un vantaggio in termini di tempo, fatica, e un accorgimento gradito dall’ospite che a questi dettagli ci fa sempre più caso.