Un tripudio di immagini di confezioni che solletica la memoria, gli odori, il gusto, la vista, insomma rende la vita più piacevole. Ma fa anche pensare a quanto siano stati geniali gli imprenditori italiani del secolo scorso; sono infatti stati quasi sempre loro ad aver avuto l’idea di una determinata confezione, di un nome, di un lettering. Solo dopo sono venuti i grafici, i creativi, i designer.
Senza scadenza racconta un pezzo importante di storia italiana e lo fa con la grazia di chi sa di fare un lavoro che non lascia indifferenti, che crea emozioni assopite. Sono prodotti, quelli citati nel libro – una sessantina dall’aranciata San Pellegrino ai Baci Perugina, dalla carta aromatica d’Eritrea alla Coccoina, dal Formaggino Mio al Liquore Strega, dallo sciroppo al Tamarindo alla Pasta Gentile – che hanno attraversato le case degli italiani, che ancora, in molti casi, esistono, sempre con lo stesso intramontabile packaging.
Bravissima l’autrice, Camilla Sernagiotto, che li è andati a cercare, nelle fabbriche, negli uffici, per raccontarne la storia dalla voce dei diretti interessati.
Un libro da leggere ogni tanto per sognare anche una società più umana.
Senza Scadenza
Camilla Sernagiotto
Ultra editore
351 pagine
euro 27,00