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SERATA “SPALATA” (che di più non si può)

07/12/2023

SERATA “SPALATA” (che di più non si può)

I romagnoli, non è una leggenda, lavorano il doppio, hanno doppia inventiva, e pure certe parole nel loro, anzi nei loro dialetti riescono a ribaltare in positivo la valenza che hanno in italiano. “Spalata” descrive l’azione tempestiva dei volontari intervenuti a liberare dal fango case, botteghe e imprese travolte dell’alluvione del 16 maggio di quest’anno. Tantissimi i giovani fra loro che sbadilavano con il fango fin nei capelli cantando Romagna Mia (non per folclore ma per romagnolità). È nei momenti festosi e in quelli più drammatici che si pensa in dialetto, perché, come scriveva il grande poeta santarcangiolese Raffaello Baldini “In dialetto puoi parlare con Dio”. Ed ecco che da quelle parti avviene il ribaltamento dialettale del significato perché per i romagnoli “spalata” è sinonimo di “stratosferico”, “imperdibile”, “superlativo”, “buonissimo”, insomma qualcosa che di più non si può. E “qualcosa di più” si sono messe in testa di fare quattro amiche il giorno dopo il disastro, dopo essersi consultate con Davide Fiorentini, il cui laboratorio di Faenza, O’ Fiore Mio Hub, 320 metri quadri pieni di preziose attrezzature, era stato travolto da quattro metri di acqua e fango.

Fin da subito il mondo della ristorazione si è attivato organizzando cene per raccogliere fondi che venivano destinati alla Regione o alla Protezione civile, grandi istituzioni che hanno attivato importanti raccolte. 

La Brigata della terza Serata Spalata_Ph Bruno DaminiLa Brigata della terza Serata Spalata_Ph Bruno Damini

La serata spalata

Katia Piazzi lavora da tanti anni nel mondo della ristorazione. Assieme a tre amiche, Giulia Minardi di Birra Amarcord, la giornalista del Corriere Romagna Laura Giorgi e la fotografa Greta Sartarelli, hanno pensato che per le loro forze fosse meglio individuare delle singole realtà da sostenere in forma diretta.

Poi, perché limitarsi a una cena formale, nella quale ci si siede un tavolo, perché non fare invece qualcosa che rappresentasse maggiormente lo spirito romagnolo che alla ristorazione abbina festa, cultura, musica, facendo ritrovare le persone insieme a dialogare e condividere esperienze? Volevano trovare il modo per aiutare direttamente alcuni dei loro amici ristoratori e produttori danneggiati dall’alluvione. Così hanno cominciato a sentirsi quasi tutti i giorni con Davide Fiorentini. 

Sono nate così le tre serate “Spalate”, mettendo insieme professionisti del mondo della ristorazione, cuochi, produttori, che hanno sposato appieno la causa azzerandone i costi per permettere di devolvere il 100% del ricavato ai beneficiari che sono: Al Vecchio Convento, di Portico di Romagna (alluvionati e terremotati); pizzeria O’ Fiore Mio di Faenza (sommersa da 4 metri di acqua e fango); “Brisighella anima dei tre colli” associazione dei vignaioli di Brisighella (colpiti da numerose frane); Trattoria Monte Paolo di Dovadola (chiusa da maggio a causa di una grande frana); Cantina Ballardini di Forlì (che ha subito gravi danni nello stabilimento).

La brigata della seconda Serata Spalata_Ph Greta SartarelliLa brigata della seconda Serata Spalata_Ph Greta Sartarelli

Il quartetto ideatore era ben consapevole che le tre serate non avrebbero mai potuto ripianare quei disastri, se non in minima parte, ma il gesto assumeva un valore simbolico che andava al di là del risultato immediato. Questa raccolta fondi ha rappresentato linfa vitale per i beneficiari e, forse ancor più del contributo economico, hanno avuto peso e valore psicologico e morale la solidarietà e la vicinanza manifestate da tutti i soggetti coinvolti, anche perché il bando del governo, essendo stato attivato solo recentemente, a sei mesi dagli eventi catastrofici, purtroppo non metterà molte imprese nelle condizioni di risollevarsi.

La prima serata “Spalata” si è svolta a Rimini col sostegno di “Piacere Spiaggia Rimini”, Cooperativa Operatori di Spiaggia Rimini SUD che ha offerto gli spazi in riva al mare del bagno 62.  Ai fuochi e ai fornelli hanno lavorato: Pier Giorgio Parini, Giorgio Rattini (Santabago e Osteria da Oreste), Edi Dottori, Gianni Guizzardi (Signori del barbecue) Jacopo Ticchi (Da Lucio Trattoria), Luciano Braca (Ricci di Mare), Max Bertoia (Baldoria brewpub), Davide Fiorentini (Pizzeria 'O fiore mio), Casina del Bosco. 

Alla mescita: Associazione “Brisighella anima dei tre colli”, cantine Gallegati, Vigne di San Lorenzo, Vespignano, Birra Amarcord con la “Gradisca” in botte a caduta.

La seconda ”Spalata” si è tenuta al ristorante “Al Vecchio Convento” di Portico di Romagna. Ai fuochi e ai fornelli hanno lavorato: Matteo Cameli (Al Vecchio Convento), Riccardo Agostini (Il Piastrino), Pier Giorgio Parini, Giorgio Rattini (Santabago e Osteria da Oreste), Edi Dottori, Davide Fiorentini (Pizzeria 'O fiore mio), Filippo Baroni (Ristorante Mater). Alla mescita: Birra Amarcord.

Chef Andrea Incerti Vezzani-Ristorante CaChef Andrea Incerti Vezzani-Ristorante Ca' Matilde_Chef Matrio Ferrara Ristorante Scaccomatto agli Orti_Ph Bruno Damini

La conclusiva “Serata Spalata” è stata generosamente ospitata al Battirame 11 dalla Cooperativa Sociale Eta Beta. Ai fuochi: Matteo Cameli (Al Vecchio Convento -Portico di Romagna FC),  Pier Giorgio Parini (Rimini),  Edi Dottori (Montecarotto AN), Masterchef Erica Liverani, Andrea Incerti Vezzani (Ca' Matilde RE),  Agostino Iacobucci (Ristorante Iacobucci BO),  Davide Grumbianin  (Benso, FC), Mario Ferrara (Scaccomatto agli Orti, BO). Pizza e focaccia di Davide Fiorentini ('O fiore mio - Faenza RA) e Giovanni Mandara (Piccola Piedrigrotta, RE). In pasticceria: Luca Cappelletti e Antonio Boscia (Paciugo Lab). Nei calici, vini delle cantine di “Brisighella Anima dei Tre Colli”: Bacana, Bulzaga, Casadio, Gallegati e Birra Amarcord.

Gli applausi al termine della terza Sertata Spalata_Ph Bruno DaminiGli applausi al termine della terza Sertata Spalata_Ph Bruno Damini

I sostenitori

Impossibile citare tutti i sostenitori e gli sponsor che hanno generosamente sostenuto le tre serate senza fare torto a qualcuno. Li ritrovate tutti doverosamente citati nelle pagine Facebook “Serata Spalata”.

Tutte e tre le serate sono state arricchite da interventi musicali e teatrali grazie alla cantante Kelly Joyce, con il progetto DeCanto – MUSIC TASTING insieme al sommelier Gilles Coffie Degboe; dj Luca Belloni; gruppo A-Nura Stiletribale; l'attrice Erica Maiardi in arte Uvetta che ha presentato in anteprima lo spettacolo “Vino Ridensì; la musica di Jacopo Raggi; l'attrice teatrale Erika Maiardi con l’interpretazione di testi, pensieri e poesie dedicati al cibo e Silvia Valtieri cantante e polistrumentista faentina. E poi, visite in tartufaia, passeggiate in paese e nei boschi, laboratorio di cucina con la Masterchef Erica Liverani, laboratorio con il legno di recupero sotto la guida dell’artista Joan Crous, scoperta dell’orto dello Spazio Battirame e creazione di cocktail “extra-ortinari” con la barmaid Stella Palermo

Un’esperienza di aggregazione così bella non si concluderà con le tre serate, non solo perché purtroppo ci saranno sempre emergenze da affrontare ma perché lo spirito con cui tutti si sono mossi si proietta verso il futuro come segnale forte di solidarietà e impegno civile di un territorio abituato da sempre a rimboccarsi le maniche. Ora le quattro infaticabili organizzatrici stanno già pensando a fare qualcosa per sostenere con azioni di solidarietà dei ristoratori romagnoli chi in Toscana subito altrettanti gravi danni alluvionali. 
 

www.ofioremio.it

ofioremiohub@gmail.com

www.vecchioconvento.it

info@vecchioconvento.it

 

http://www.trattoriamontepaolo.it

info@trattoriamontepaolo.it

https://www.facebook.com/people/Brisighella-Anima-dei-Tre-Colli/61550838847146/

brisighella3colli@gmail.com

https://ballardinivini.it/it/

info@ballardinivini.it

 

a cura di

Bruno Damini

Giornalista scrittore, amante della cucina praticata, predilige frequentare i ristoranti dalla parte delle cucine e agli inviti nei salotti preferisce quelli nelle cantine. Da quando ha fatto il baciamano a Jeanne Moreau ha ricordi sfocati di tutto il resto.

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