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Cibus a Ceglie Messapica

14/03/2025

Cibus a Ceglie Messapica

Se c’è una cosa che accomuna tutti i locali di cui vi abbiamo parlato in questa rubrica è la spontaneità delle scelte etiche, dell’agire a modo. Non ci sono forzature, vetrine da riempire, azioni compiute per poter scrivere “green” o “bio” da qualche parte; per imprimere un logo che attiri i più sensibili al tema. I gesti e le decisioni nascono come prolungamento del pensiero vero, quello che si custodisce nell’anima.
Così è anche per Cibus, a Ceglie Messapica, l’insegna di Lillino Silibello e Angela Amico, situato in un ex-convento, tra mura robuste, arcate a volta, pareti bianche. Ce lo conferma questo confronto da cui abbiamo tratto ottime ispirazioni.

 

Parlare di territorio significa parlare di fornitori

Lillino Silibello è sostenitore della cucina dissidente. Dissidente perché Lillino considera, da sempre, il cibo non solo come elemento di piacere bensì come mezzo per penetrare la cultura e la storia dei luoghi. E come farlo se non radicandosi nel territorio quando si deve  scegliere cosa cucinare? Si pronuncia Angela, mentre ci racconta del legame imprescindibile che coltivano con le realtà locali.
“Abbiamo una rete di fornitori fidelizzati che vivono e amano questo territorio. Dal macellaio di fiducia alle masserie. Acquistiamo le carni, tra cui quella podolica, ma anche i formaggi che affiniamo internamente. A questi volti locali si aggiungono tanti contadini che ci consentono di proporre degli ingredienti unici, territoriali per davvero, come le mandorle, i favini… le radici della nostra terra”.
Parlando di menu e materie prime - che sono in cucina al vaglio dello chef Liborio Scozzari - in Cibus rileviamo una grande abbondanza sul fronte vegetale.

“La nostra cucina, in realtà, è davvero molto incentrata su verdure e legumi” continua Angela. “Collaboriamo con una giovane realtà locale, X Farm Agricoltura Prossima, che si prende cura delle terre sottratte alla criminalità e lavora per il recupero di semi antichi. Sono ragazzi appassionati, che scelgono di occuparsi anche direttamente delle consegne, riducendo così gli spostamenti dei loro clienti. Questi fornitori sono l’emblema di un sistema che funziona nel piccolo”.

Cibus a Ceglie Messapica

Parlare per raccontare
L’altro ingrediente caratterizzante di Cibus è il racconto. Ne parlano come se fosse una materia prima unica. Di più: uno dei piatti iconici dell’insegna.
“Raccontare significa veicolare l’origine e il percorso di un alimento, ma anche le tradizioni che vi sono dietro a una preparazione, o soffermarsi sul racconto del luogo, della sua storia. Significa impegnarsi a trasmettere il rispetto, necessario, per ciò che c’era e ci circonda. Ecco, per noi tutto questo è un atto quotidiano. E siamo felici quando notiamo grande interesse, in particolare dal pubblico straniero”.
E poi c’è un parlare implicito, sottile, cruciale, che riguarda l’ospitalità. Ce ne parla sempre Angela.
“La gentilezza, il dare il benvenuto, rivolgersi con serenità e sorriso: prima che diventasse una moda esprimerlo abbiamo sempre sostenuto che la buona riuscita di un locale sia determinata per metà dalla cucina e per metà dalla sala. Se la seconda non funziona, la prima è compromessa. Agiscono con questo spirito anche i nostri figli Camillo che affianca chef Liborio in cucina e Diego, che invece sta in sala”.

Il personale

Parlandovi di locali Amodo vi stiamo narrando una ristorazione impressa di buone azioni. Ma oggi - diciamocelo - tutte le buone azioni, i progetti, le intenzioni, devono fare i conti con il setaccio più ostico: il problema del personale.
“È un tema delicatissimo” continuano a raccontarci Lillino e Angela “Sta investendo tutta l’Italia e costringendo molte attività alla chiusura. Con onestà, guardando al nostro ristorante, possiamo dire che è stato cruciale l’ingresso dei nostri figli. Non si tratta solo di una questione familiare o numerica ma di rinnovamento del pensiero e delle modalità di gestione. I giovani oggi hanno un nuovo approccio al lavoro, hanno a cuore la vita sociale. Abbiamo capito quanto conti l’essere più liberi, avere una qualità della vita garantita, portare avanti questa professione in modo diverso. Probabilmente fare un passo in questa direzione potrebbe aiutare molti ristoratori. Potrebbe sembrare anti-economico per chi sta ancora attuando sistemi di vent’anni fa ma a lungo andare premia rendendo migliore la vita del ristorante e di chi ci lavora”.

Via Chianche di Scarano, 7,
72013 Ceglie Messapica BR

0831 388980
ristorantecibus.it

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