Cucina, bar e bottega, storia e modernità: Fresco riunisce in un’unica anima la tradizione siciliana del cibo sincero e l’apertura verso nuovi orizzonti. Fresco è Bottega accoglie nel suo abbraccio come a casa, offre un momento di tranquillità, piacere e benessere
Immaginate di trovarvi seduti davanti al mare che si affaccia sul panorama del porto turistico di Marina di Ragusa. Sedete a un tavolo, il tepore del sole vi riscalda, la vista del mare, a pochi metri, infonde tranquillità, il suo profumo vi solletica le narici e l’appetito, le barche ancorate ondeggiano dolcemente e, davanti a voi, sulla tavola, un piatto gustoso, preparato come tradizione comanda o esotico quanto basta per stuzzicare i vostri sensi.
State sognando? Ci riuscite? Allora siete da Fresco è Bottega, il nuovo locale di Antonio Santamaria, un angolo di tranquillità dove la buona tavola e il piacere del palato sono solo alcuni degli elementi che compongono l’esperienza: aggiungete la cordialità, l’accoglienza e otterrete l’impareggiabile sensazione del “sentirsi bene come a casa”.
“Abbiamo aperto nel 2019 – racconta Antonio Santamaria – e volevamo un locale che fosse, più che un ristorante, una bottega con cucina, ma una cucina senza fronzoli, sincera e spontanea, non costruita. La cucina di Fresco è basata, il più possibile, sul rispetto dei prodotti locali e delle materie prime che il territorio offre. Inoltre, ci piaceva l’idea di un luogo da vivere tutto il giorno, adatto a tutti, giovani e meno giovani, gente del posto e turisti”.
La cucina di Fresco apre alle sette e mezza del mattino e chiude a tarda sera secondo un programma trasversale che comprende dalla colazione al pranzo, dallo spuntino pomeridiano all’aperitivo o alla cena, fino al dopocena, spesso accompagnato da intrattenimenti ed eventi musicali.
Una sessantina di posti, un dehors riscaldato e racchiuso da vetrate, uno spazio esterno fronte mare, rivolto al porto. Diportisti e turisti sono i clienti abituali: non cercano altro che la Sicilia e le sue meraviglie.
Spiega Santamaria: “Non abbiamo un target di clientela definito, da noi vengono indifferentemente i ventenni o i settantenni perché offriamo una cucina per tutti i gusti e momenti di convivialità adatti a ogni età. Soprattutto, ci piace l’idea di far sentire a proprio agio il cliente perché trovandoci all’interno del porto turistico siamo evidentemente in un luogo dove la gente cerca il relax. Non ci sono formalità da noi: la tavola è imbandita con tovagliette di carta e i piatti “della nonna”; il cliente può entrare in ciabattine e abbigliamento sportivo, perfino in costume da bagno. L’arredo è in armonia, con le poltroncine da casa e l’atmosfera informale. Si può mangiare a tutte le ore e, secondo la nostra idea, il cliente che entra deve stare comodo, trovare il proprio comfort, ambientale e gastronomico”.
All’informalità dell’ambiente, risponde la ricercatezza della proposta culinaria che non vuol dire gourmet ma di qualità schietta e genuina. Del resto, la Sicilia offre una varietà di prelibatezze che sarebbe un peccato trascurare o contaminare.