Già Presidente in carica del
Consorzio del Soave dal 2004, Arturo Stocchetti è stato eletto anche
Presidente dell’UVIVE – Unione Vini Veneti, succedendo alla guida dell’ente che riunisce tutti i consorzi del vino prodotto in regione Luciano Piona.
Arturo Stocchetti, produttore di Soave con la sua azienda Cantina del Castelli, membro del comitato consultivo di Federdoc, la Federazione nazionale dei Consorzi di Tutela Italiani, parte attiva nella costituzione di CEVIVE, il Centro Vini Veneti e di SIQURIA, nel corso degli anni è stato fortemente impegnato nella delicata fase di transizione per i consorzi di tutela, che in seguito all’entrata in vigore nel 2009 dell’Ocm vino hanno assunto funzioni Erga Omnes. All’Uvive fanno riferimento alcune tra le doc più prestigiose, dal Soave, il primo vino tipico riconosciuto già nel 1931 e la DOC più importante nel campo dei vini bianchi fermi, al Valpolicella, la DOC più performante nel panorama dei vini Italiani con l’Amarone, il Ripasso e il Superiore, fino al Prosecco DOC e DOCG, il nuovo fenomeno economico e commerciale del sistema vino italiano. In tutto fanno riferimento a Uvive ventotto denominazioni e quattordici vini docg per circa tre milioni di ettolitri di vino certificati, il 30% di tutto il vino a denominazione in Italia.
“L’UVIVE rappresenta l’anello di congiunzione più importante tra il mondo dei produttori di vini a denominazione e le varie istituzioni regionali. Questo ente è inoltre lo strumento più efficace per la difesa e la promozione dei nostri vini al servizio dei singoli Consorzi.Ecco perché tra gli obiettivi primari in qualità di presidente ritengo indispensabile dar vita ad azioni promozionali condivise per favorire il Sistema Vino Veneto” ha dichiarato Stocchetti. Dal 16 al 20 giugno Uvive sarà a Bordeaux con VinExpo dove, in collaborazione con l’Ice, è prevista un’importante degustazione dedicata ai vini da vitigno autoctono con assaggi guidati dal Professor Attilio Scienza. Dopo l’estate, Uvive focalizzerà invece la sua attenzione sul mercato americano e su quello canadese a cui si aggiungeranno la Cina ed i mercati del Sud Est Asiatico.