Da alcuni anni non importano più direttamente ma si servono di grossi importatori europei che garantiscono le certificazioni secondo le normative UE. Anche le ceramiche, molte le tazze per il ramen, sono tutte con certificazione Moca di conformità ai requisiti obbligatori della sicurezza alimentare.
Asia Mach è stato fondato da Mach Van Hung, di origini sino-vietnamite. Attualmente l’azienda è gestita dal figlio, Angelo Mach che in realtà nasce Mach Truoc Anh, nel 1969 in Sud Vietnam, nel pieno della guerra che contrapponeva le due metà del paese e le due metà del mondo. La sua famiglia viveva a Cà Mau, nel delta del fiume Mekong. Gestivano un piccolo ristorante e un negozio di biciclette. Quando alla fine della guerra, nel 1975, il Vietnam venne riunificato, cercarono di tenere duro poi, nel 1979, la decisione di lasciare il Paese. In famiglia erano in dodici, si separarono in due gruppi. Lui, non ancora decenne, partì coi cuginetti e i genitori, i fratelli e le sorelle maggiori costituirono l'altro gruppo. Ci voleva il coraggio della disperazione per salire a bordo di imbarcazioni di fortuna, nelle mani di trafficanti. Andarono via lasciando a Cà Mau tutta la vita vissuta fino ad allora. I fratelli e le sorelle maggiori furono fortunati: vennero fatti sbarcare in Malesia e accolti in un campo profughi nella capitale, Kuala Lumpur. Il viaggio dei piccoli coi genitori fu drammatico. Li lasciarono per due mesi su una delle isole dell'arcipelago malese, poi li fecero imbarcare su quattro piccole barche e inaspettatamente se ne liberarono gettandoli in mare. Ebbero la fortuna di essere raccolti assieme ad altri naufraghi dalla nave Vittorio Veneto, della Marina Militare Italiana. Molti scelsero di andare in America, Australia, Francia. Suo padre decise di rimanere in Italia, il Paese che li aveva salvati. I componenti della famiglia Mach furono fra gli ultimi rifugiati politici di quelli che allora vennero chiamati boat people. Vennero accolti nella cittadina di Pieve di Cento, in provincia di Bologna, dove la famiglia vive tutt'ora, aiutati dal Comune, parrocchia, Caritas e gli stessi abitanti del paese. I loro nomi non erano facili da ricordare, così al parroco venne l'idea di rinominarli. I genitori diventarono Giuseppe e Maria mentre il piccolo Truoc Anh divenne Angelo e da allora tutti lo chiamano così. Dopo una settimana il padre fu assunto dalla ditta Campanini, specializzata allora nella lavorazione della canapa, e vi rimase fino alla pensione. La famiglia si integrò subito, i figli ripresero a studiare.